Stroll via radio prima dell'incidente a Jeddah: «Le mie gomme stanno morendo»

Dopo un buon inizio di stagione in Bahrain, Lance Stroll ha affrontato un Gran Premio dell'Arabia Saudita tanto difficile quanto breve.

Il pilota Aston Martin ha lottato visibilmente con problemi di aderenza fin dai primi giri della gara, perdendo rapidamente contatto con le auto davanti, per poi schiantarsi nella stessa curva dove aveva colpito il muro due giorni prima.

Anche nella parte finale delle qualifiche Stroll aveva accusato dei problemi. Nonostante il suo approdo nella top 10 insieme al compagno di squadra Fernando Alonso, il pilota canadese non è riuscito a migliorare il suo tempo delle Q1 nelle sessioni successive, concludendo sei posti dietro il suo compagno di squadra e sette decimi di secondo più lento.

"Penso che potremmo aver avuto alcuni problemi in Q3," ha detto in seguito. "Dobbiamo indagare. La macchina non era facile da guidare e poi ho perso un po' di tempo nel settore finale - che è praticamente solo rettilinei - nel mio ultimo giro di Q3. Dobbiamo capire perché non siamo stati in grado di andare più veloci dopo Q1 - eravamo molto meglio all'inizio delle qualifiche che alla fine."

Come dicevamo la gara di Stroll è iniziata anche peggio di come si erano concluse le qualifiche, costantemente sotto attacco degli inseguitori, in una situazione simile a quella vissuta dal compagno Alonso. Entrambe le Aston Martin hanno preso il via con le gomme medie, lo spagnolo è stato quasi subito attaccato da Oscar Piastri che lo ha superato con facilità, ma Stroll era ancora più in difficoltà con tempi sul giro parecchio più lenti del compagno.

Analizzando i team radio tra Stroll ed il suo ingegnere di pista Ben Michell possiamo ricostruire le difficoltà che hanno portato all'incidente al sesto giro.

Fin da subito Stroll si lamenta del "de-rating" della sua unità di potenza, ovvero dell'esaurimento dell'energia elettrica sui rettilinei, probabilmente perché aveva usato l'energia nel tentativo di difendersi nel resto dei settori.

Giro: 1/50 STR: 1'42.429
Stroll: De-rating da impazzire.
Michell: Ricevuto. Ricevuto. Hamilton davanti medie, Tsunoda dietro medie. Continua a usare il K0, ti aiuterà.
Michell: Il DRS sarà utilizzabile dalla 19 in questo giro. Hai bisogno di K0, l'uso del pulsante di energia è alto.


Giro: 2/50 STR: 1'36.094
Michell: K0 quanto più puoi, amico.
Michell: Tsunoda un secondo dietro. Continua a fare il K0 amico, il gruppo sta tornando.
Michell: Okay. Il gruppo va bene. Pensa a più equilibrio sui freni. Tsunoda 1.1 dietro, Hamilton 1.8 davanti.
Michell: Tsunoda 0.9 dietro. ha il DRS. Pensa al tuo lift-and-coast e alla gestione del settore uno.

Giro: 3/50 STR: 1'35.790
Michell: Questo è buono. Continua con la gestione. Pensa all'equilibrio dei freni.

L'ingegnere, a fronte dei problemi di de-rating, chiede al pilota di usare spesso il dettaglio K0, una modalità di ottimizzazione della parte elettrica che ricarica molto le batterie nelle curve lente. Il problema maggiore di Stroll si però è manifestato dopo il terzo giro, quando ha iniziato a faticare a mandare in temperatura le sue gomme. Da qui in poi ha perso contatto da Lewis Hamilton ed è stato totalmente impegnato a tenere dietro Yuki Tsunoda.

Giro: 4/50 STR: 1'35.735
Michell: Tsunoda 0.9, ha di nuovo il DRS. Ha pressione da Bearman.
Stroll: Cazzo, le gomme fanno fatica, uomo.
Michell: Sì. Prendila con calma, uomo, è lo stesso per tutti. Tsunoda ha il DRS ma non si sta avvicinando troppo. 0.9.
Michell: Hai la pressione tardiva disponibile per difenderti.


Giro: 5/50 STR: 1'35.560
Michell: Okay, ora abbiamo bisogno di K0 Lance. Continua a farlo. Buona difesa. Dai.


Dopo solo cinque giri Stroll ha perso otto secondi rispetto al suo compagno di squadra e aveva ancora la RB di Tsunoda incollata al posteriore. Ha avvertito di nuovo il suo ingegnere di gara che stava perdendo ritmo.

Giro: 6/50 (incidente)
Stroll: Questo è un ritmo di merda e le mie gomme stanno morendo.
Stroll: Colpito il muro.

Le comunicazioni con il suo ingegnere a questo punto si scaldano. Stroll aveva già colpito il muro all'esterno della curva 22 durante la prima sessione di prove del weekend, ma in quella occasione era riuscito a rientrare ai box per le riparazioni. Nel Gran Premio non è stato così fortunato. Stroll ha toccato il muro molto più pesantemente, rompendo la sospensione anteriore sinistra. Dal muretto, probabilmente prima di vedere le immagini, arriva una richiesta che fa innervosire Stroll:


Michell: Ok, puoi riportarla indietro, Lance?
Stroll: No, sono nel fott*to muro.
Michell: Ok, Lance, la macchina è sicura. L'auto è al sicuro. Promemoria P0 prima di saltare fuori, Lance. Promemoria P0. L'auto è sicura.

Dopo l'incidente Stroll è stato molto criticato. Jeddah è sicuramente un circuito impegnativo, ma si tratta del secondo incidente nell'arco di 10 weekend di gara, dopo quello a Singapore in qualifica che lo ha escluso dal resto dell'evento. Ci si aspettava un errore dall'esordiente Bearman ed invece a sbagliare è stato il pilota canadese, sempre più sotto la lente di ingrandimento di chi lo accusa di essere in Formula Uno solo perché figlio del proprietario dell'Aston Martin. Stroll ha adesso decisamente bisogno di un buon risultato a Melbourne.

 

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