Test Pirelli, ecco il più veloce tra Hamilton e Leclerc a Barcellona. Anche McLaren in pista

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Come avevamo anticipato da tempo, la scora settimana la Ferrari aveva programmato tre giorni di test (TPC con la SF-23) sul circuito di Barcellona. Una sessione utile per permettere ai piloti di togliersi la ruggine di dosso dopo la pausa invernale ma anche per consentire a Lewis Hamilton di familiarizzare con le procedure del team, il personale e valutare la bontà delle modifiche a volante e pedaliera che aveva richiesto. Un programma, però, condizionato dall’incidente che, mercoledì, aveva visto protagonista lo stesso Lewis che, uscendo di pista, aveva impattato contro le barriere e danneggiato la SF-23. Dei danni per cui i meccanici della Rossa avevano impiegato molte ore a rimettere in sesto la vettura, precludendo a Charles Leclerc la possibilità di girare dopo il pilota inglese. Al contrario, lo ha portato a lasciate la Spagna con la speranza di poter recuperare i chilometri non percorsi.

TPC recuperati insieme ai test Pirelli

Dei problemi che, come riportato in esclusiva, avevanl spinto la Scuderia a inviare d'urgenza uno specialista di compositi a Barcellona per valutare i danni alla scocca, per gestire al meglio il prosieguo del lavoro e la produzione dei ricambi della monoposto scelta per i TPC. Una road map, deliberato dai tecnici dopo opprtune valutazioni, ha spinto il Cavallino a far scendere in pista, questa settimana, due vetture: la SF-23 per far recuperare a Leclerc i chilometri non percorsi e la SF-24 mule-car (adattata per simulare le vetture 2026, con modifiche ad ali e sospensioni) insieme alla McLaren, per svolgere i test Pirelli sullo sviluppo delle gomme del prossimo anno.
Una due giorni di collaudi al Montmeló in cui la compagine italiana e quella di Woking hanno coperto circa 300 giri, salendo di prestazione con il passare del tempo.

Hamilton-Leclerc: il raffronto

Al termine della seconda giornata, il miglior crono è stato siglato dalla Ferrari di Charles Leclerc, che ha fermato i cronometri in 1:14.971, seguito dalla McLaren di Oscar Piastri staccato di 9 decimi di secondo, con un tempo di 1:15.815, e dal compagno di squadra, Lewis Hamilton che si è fermato sull'1:16.759. Una giornata in cui il monegasco ha risposto al risultato della prima giornata, in cui era stato battuto dal sette volte iridato. Dei tempi, però, non affidabili a causa della specificità dei programmi di lavoro svolti dai due team per la Pirelli, che imponeva sia dei run che delle specifiche configurazioni tecniche.

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Foto copertina x.com

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