Verstappen sa come si gioca e Norris dovrebbe saperlo: «Non siamo all'asilo»
Ieri alle 01:40 PM
Il GP degli USA, tra le tante cose, sta facendo discutere anche per l’acceso duello avuto nel finale di gara tra Verstappen e Norris. I due si stanno giocando il titolo mondiale, Max era chiaramente più lento per via delle gomme meno fresche del rivale, ma è riuscito anche con un po’ di malizia a precedere il britannico nonostante sia stato superato a pochi km dal traguardo.
L’olandese ha giocato d’astuzia, quando si è visto oltrpassare all’esterno da Norris, in staccata della Curva-12, lo ha prima forzato fuori pista, ma poi conscio del fatto che, se avesse mantenuto la posizione avrebbe potuto incorrere in una penalità (vedasi cosa accaduto a Russell), ha deciso di farlo sfilare chiedendo a sua volta una penalità per Lando, certo abbia tratto vantaggio da quell’uscita di pista. Una mossa geniale. Verstappen negherà che sia andata esattamente così, ma è questa, almeno guardando e riguardando le immagini l’idea che ci si è fatti.
Marko: "Verstappen non è un principiante"
Il tre volte campione del mondo sa come si gioca. È sempre stato un pilota, come dire, molto arrembante. Dalla filosofia meglio provarci e poi semmai chiedere scusa, anche se poi non è certo il tipo che si sofferma a farlo davvero. Se Max vede un’opportunità ci si getta, la prende, senza curarsi troppo di quel che ne deriva.
La domanda che ci si fa è: ma Norris lo sa? Un quesito che si è posto anche il detentore dei contratti dei piloti Red Bull, il Dr Helmut Marko durante un incontro avuto con ‘Speedweek.com’: “Max ha fatto ciò che doveva. Si è difeso. Per qualsiasi suo avversario è chiaro che non è un principiante. Sa controllarsi, ma sa anche fare il duro quando occorre. Lando Norris dovrebbe saperlo”.
Come se non bastasse, Verstappen ha voluto poi rincarare la dose a fine gara, spostando la battaglia anche sul piano psicologico. Quando gli è stato chiesto se fosse stato troppo duro nella difesa su Norris, l’olandese risponde secco e senza esitare: “Non siamo all’asilo”, riporta ‘GPBlog.com’.
Foto: Red Bull Racing
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