Wolff duro con Hamilton: «È tempo della nuova generazione. Ho cercato anche Leclerc»

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Sono parole dure quelle che Toto Wolff ha indirizzato verso Lewis Hamilton all'interno del nuovo libro "Inside Mercedes F1", uscito nel Regno Unito nelle scorse ore. Nel volume, insieme a dietro le quinte e racconti della pista, ci sono anche le considerazioni e i commenti della squadra di Brackley riguardo l'addio del sette volte iridato, che dal 2025 correrà per la Ferrari. E proprio il team principal ha raccontato una versione diversa dei fatti, lontana da quel supporto che gli ha sempre mostrato a favore di telecamera; qui si parla dei conti di un manager, che ha corso un rischio nel non rinnovare il contratto del suo storico pilota a favore di un giovane Andrea Kimi Antonelli, il quale stava salendo in modo promettente tra i ranghi junior. 

Parlando a Matt Whyman, autore del libro, Wolff non ha nascosto il rammarico e l'amarezza per la scelta del britannico"Ovviamente avevo in mente che un giorno Lewis se ne sarebbe andato, ma non ho capito perchè ha voluto cambiare prima di sapere se saremmo stati competitivi. Non mi ha dato il tempo di reagire, ho dovuto chiamare in fretta i nostri partner e non ho neanche avuto la possibilità di negoziare con altri piloti, come Leclerc e Norris, che avevano chiuso i loro accordi qualche settimana prima. Ma mi è piaciuta questa situazione, mi ha evitato il momento in cui avremmo dovuto dire al pilota più iconico che non volevamo più andare avanti". 

Le negoziazioni tra Hamilton e la Ferrari sono nate in quanto il suo rinnovo non era biennale, come lui chiedeva, ma un 1+1; Wolff, infatti, voleva già tenere la porta aperta ad Antonelli, e temeva per l'età del sette volte campione. "Il motivo per cui non abbiamo firmato per due anni è che questo sport richiede una grande dose di lucidità mentale, e tutti prima o poi hanno una data di scadenza. Perciò bisogna puntare alla nuova generazione. Basta vedere anche nel calcio: Sir Alex Fergusson o Pep Guardiola capiscono con anni di anticipo quando un loro calciatore non sarà più performante, e promuovono dei giovani per farli crescere nel tempo". 

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