
Zak Brown, attacchi mirati: dopo Verstappen, è il turno di Lawson

Ieri alle 03:30 PM
La gara inaugurale della Formula 1 in Australia ha messo alla prova quasi tutti i rookie, con errori causati principalmente dalle difficili condizioni della pista, resa estremamente scivolosa. Durante il GP, Liam Lawson, alla sua prima gara da pilota ufficiale, ha commesso un errore che lo ha portato al ritiro, diventando il bersaglio delle critiche del CEO della McLaren, Zak Brown, rivolte sia alla Red Bull che al giovane pilota neozelandese. Ultimamente, la Red Bull è stata al centro delle frecciatine di Brown, prima su Verstappen e ora su Lawson.
Lawson, tuttavia, sembra poco interessato alle critiche rivoltegli, preferendo dimostrare il suo valore in pista. Il giovane pilota sembra determinato a ignorare chi utilizza le parole come arma per destabilizzare gli avversari, preferendo concentrarsi sulle proprie prestazioni.
Il debutto di Lawson con la RedBull a Melbourne è stato un vero battesimo del fuoco. Un'eliminazione in Q1 ha dato inizio a un weekend difficile, culminato con un incidente che ha messo fine prematuramente alla sua gara, lasciandolo ultimo nella classifica interna della scuderia. Nel frattempo, Yuki Tsunoda, sostenuto da Brown, ha brillato portando la sua Racing Bulls nella top 5 durante le qualifiche.
Zak Brown non ha perso l’occasione per lanciare frecciatine, definendo “strana” la scelta della Red Bull di promuovere Lawson e insinuando che Tsunoda, considerata la sua forma, sarebbe stato la scelta più appropriata. Lawson, dal canto suo, ha accolto le parole del boss McLaren con indifferenza, dichiarando ai media di Shanghai: “Non mi interessa quello che dice Zak, ad essere onesti. Non credo di avergli mai parlato e non ho letto nulla sui social media nelle ultime due settimane.”
Le parole di Lawson sottolineano la sua determinazione a ignorare le critiche e concentrarsi sul suo ruolo alla Red Bull, dove è stato incaricato di supportare la campagna del Campionato Costruttori accanto a Max Verstappen. Nonostante le difficoltà del weekend australiano, la situazione era ampiamente prevedibile, dato che si trattava della sua gara di debutto e persino Verstappen ha avuto problemi nel gestire la vettura. Lawson, però, rimane focalizzato sul migliorare le sue prestazioni e rafforzare il suo approccio.
Per il giovane pilota, le difficoltà vissute in Australia stanno già lasciando spazio all’ansia e all’entusiasmo di affrontare un fitto calendario di gare. Con quattro GP nelle prossime cinque settimane, inclusa una tripletta dopo una breve pausa post-Cina, Lawson vede l'opportunità di crescere rapidamente.
“Dopo un buon weekend vuoi mantenere la concentrazione, mentre dopo uno brutto vuoi tornare subito a correre. Per me, questo calendario intenso è positivo. Con così tante gare all'inizio della stagione, sarà fondamentale accumulare esperienza e confidenza con questa vettura.”
La vera domanda, però, rimane: perché Zak Brown sembra puntare tanto su Verstappen prima e su Lawson ora? La risposta più logica è che stia tentando di destabilizzare la Red Bull. O forse queste critiche nascondono una certa insicurezza nel proprio team e nei suoi piloti? Una cosa è certa: in Formula 1, la lotta per il titolo si gioca anche fuori dalla pista, sui dettagli psicologici e strategici.
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