GP Cina: weekend minacciato dal blistering. Cos'è? Perché preoccupa più del graining?

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Il fine settimana del GP di Cina scorre molto velocemente. D'altro canto succede sempre così quando si è alle prese con un weekend normato dal format Sprint. Nella giornata odierna abbiamo assistito ad una sessione di prove libere e ad una qualifica che ha determinato la prima griglia di partenza per la mini gara di domani (partenza alle 04:00 italiane). Corsa che vedrà scattare dalla prima fila il pilota della Ferrari, Lewis Hamilton, affiancato dall'olandese della Red Bull, Max Verstappen. 11 titoli mondiali nelle prime due posizioni. Cosa che non accadeva dal 2021.

Nel corso dell'unica sessione di libere abbiamo assistito però, anche se in modo piuttosto confusionario, dato il poco tempo a disposizione dei team, anche a delle simulazioni di passo gara. C'è chi ha testato il ritmo con poco carico di carburante in ottica Sprint e chi invece ne ha imbarcato di più per valutare quello in ottica GP. L'aspetto un po' preoccupante, fonte 'Sky Sport F1' è che sulle gomme montate da alcune vetture è stata registrata la comparsa di un fenomeno di cui non si parlava ormai da un po' di tempo, il famigerato blistering.

Cos'è? Perché preoccupa più del graining?

Il blistering è un fenomeno conosciuto per generare delle bolle d'aria che scoppiano provocando dei buchi sullo pneumatico. Generalmente le bolle ('blister', se volessimo usare una traduzione più corretta le definiremmo delle vesciche) si localizzano sempre sulla stessa porzione dello pneumatico e il distaccamento della gomma provoca un solco che è, a colpo d'occhio, l'elemento caratterizzante del fenomeno .

Da cosa è provocato? Accade quando la gomma più vicina alla struttura si surriscalda in modo anomalo. In occasione di un forte stress che la mescola non riesce di fatto a gestire.

Perché preoccupa più del graining? Nell'era moderna, il disturbo che i piloti ormai sono abituati a gestire in termini di gomme è il graining. Ovvero la formazione di trucioli che tendono a restare attaccati alle ruote e ne preguidicano il rendimento. Questo accade sopratutto in condizioni di pista sporca, assetto mal bilanciato o temperature piuttosto fresche. Viene innescato da un'alta differenza di temperatura tra la parte interna ed esterna della gomma. La cosa positiva del graining è che, con una corretta gestione da parte del pilota può essere limitato e pulito, mentre il blistering, causando un distaccamento vero e proprio di gomma dallo pneumatico, causa irregolarità superficiale e aumenta l'usura della mescola obbligando i piloti ad una sosta anticipata.

Perché se ne è tornato a parlare in Cina? Il circuito di Shanghai presenta dei curvoni ad alta velocità in grado di sottoporre gli pneumatici a forti stress laterali. Questo, assieme ad una riasfaltatura che ha innalzato il grip a dei livelli che non ci si attendevano, potrebbe aver portato ad uno scenario in cui le mescole C3 e C4 potrebbero soffrire di eccessivo surriscaldamento durante i long run. Ciò spiegherebbe l'innalzamento dei tempi registrato nelle simulazioni di gara di Verstappen e Russell, ma non essendoci stata ancora una dichiarazione ufficiale da parte della Pirelli, siamo ancora nel campo delle ipotesi. 

Molto probabilmente ne sapremo di più al termine della Sprint di domani.


Foto copertina: X, Formula1, foto interna: X, Formula1

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