BYD Atto 2 - La scommessa del Dragone

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Quattro metri e 31 di lunghezza e uno stile da Vecchio Continente, nonostante il passaporto cinese: la BYDAtto 2 è pronta a dare battaglia alle B-Suv elettriche (europee e pure coreane, dalla Jeep Avenger E alla Kia EV3). Con un prezzo forte: due le versioni (Active e Boost, entrambe molto ben equipaggiate) a partire da 29.900 euro (per la Spagna, a breve arriverà il dato italiano). E sei anni o 150.000 km di garanzia, che salgono a otto/200.000 per la batteria.

Primo step. Come suggerisce la nomenclatura, la BYD Atto 2 si posiziona sotto la 3, della quale è più corta di 15 centimetri. Nonostante la contrazione, il passo (2,62 metri) e il pavimento piatto non pongono problemi in termini di abitabilità, anzi: quattro adulti viaggiano comodi, con un'apprezzabile quantità di spazio a disposizione per ginocchia, piedi e testa. Sulla carta, il bagagliaio è accreditato di una capienza di 400 litri, che possono diventare 1.340 se si abbatte il divano. Al di là della cubatura, che verificheremo a brevissimo, quando la vettura varcherà i cancelli di Vairano, si segnalano forme regolari, il pavimento regolabile in altezza, e un paio di ganci (in plastica) per appendere borse o sacchetti. Non è previsto uno scomparto anteriore, causa presenza del motore elettrico.

Cosa c'è sotto. A spingere c'è un'unità da 170 cavalli e 290 Nm di coppia, che prende energia da una batteria (al litio-ferro-fosfato) con capacità di 41,5 kWh lordi, ricaricabile a 11 kW in corrente alternata e soltanto a 65 kW in continua: arriverà una versione con una maggior autonomia (circa 400 km) che caricherà fino a 88 kW. Oltre a essere meno costosa rispetto agli ioni di litio, tale tecnologia ha una maggiore resistenza alle alte temperature: peraltro, se danneggiati, questi accumulatori non liberano ossigeno, diminuendo la possibilità d'incendiarsi in caso d'incidente. Secondo la BYD, la Atto 2 può percorrere, in media, 312 km con un pieno d'energia: durante il primo contatto, un misto di città, autostrada ed extraurbano, il computer di bordo segnava valori compresi tra i 15 e i 17 kWh/100 km.

Saletta da karaoke. Aperta la porta, il primo impatto lascia piacevolmente stupiti: la BYD Atto 2 sfrutta materiali morbidi per la parte superiore della plancia, assemblaggi solidi, linee eleganti, sedili curati e una tecnologia impattante. Soprattutto per ciò che riguarda lo schermo da 12,8 pollici dell'infotainment, anche qui ruotabile con la semplice pressione di un tasto (virtuale). Veloce a rispondere al tocco, è stato rivisto nella fruibilità e ora ospita un maggior numero di tasti scorciatoia virtuali personalizzabili, sulla parte bassa dello schermo. Sfodera pure una gran quantità di funzioni (Apple CarPlay e Android Auto senza cavo compresi): si possono scaricare videogiochi, YouTube, Zoom e, volendo, è disponibile anche un software per cimentarsi in sessioni di karaoke, grazie ad un apposito microfono (optional).

Come si guida. Passi in avanti: la BYD Atto 2 dà l'impressione di essere sicura di sé, in una gran varietà di contesti. Complice la spalla 60 dei pneumatici (da 17 pollici), le buche non fanno troppa paura, anche se dietro c'è un semplice schema sospensivo a ruote interconnesse,  comune in questo segmento. Di brio ce n'è a sufficienza e, fra le curve, non si deve lottare contro un assetto particolarmente morbido o mollaccione. Da segnalare fruscii aerodinamici avvertibili, all'altezza degli specchi retrovisori, sopra i 100 km/h. E un ritorno dello sterzo non sempre lineare, oltre a qualche lieve reazione in piena accelerazione. Insomma, il gap con il resto del mondo s'è ridotto. E non di poco.

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