Honda-Nissan - La fusione è in bilico
Oggi alle 02:09 AM
Si addensano le nubi sul progetto di fusione tra la Honda e la Nissan. Secondo le indiscrezioni di diverse testate nipponiche come il Nikkei e l'Asahi Shimbun, nonché delle agenzie Bloomberg e Reuters, la mega aggregazione rischia seriamente di saltare: la Casa di Yokohama, infatti, sarebbe pronta ad abbandonare il tavolo delle trattative, in disaccordo su alcuni termini dell'operazione e su specifiche richieste della controparte.
Segnali negativi. Che la fusione non sia una questione semplice è cosa ovvia, ancor più per la presenza di un terzo attore rimasto finora dietro le quinte come la Renault, maggior azionista della Nissan e quindi con un interesse diretto nell'intera transazione. Inoltre, non sono mancati segnali negativi tra cui la possibile scelta della Mitsubishi di ritirare la sua disponibilità e l'ipotesi di uno slittamento, da fine gennaio a metà febbraio, della decisione finale sull'accordo di integrazione. Le nuove voci, in ogni caso, sono da prendere con la dovuta cautela: la Nissan le ha smentite e ribadito l'intento di definire i contorni dell'accordo proprio entro metà febbraio, mentre la Honda ha precisato di non aver sentito dai manager di Yokohama parole su un possibile addio alle trattative e al relativo memorandum d'intesa che ha fatto partire i negoziati.
I terreni di scontro. La fusione tra la Honda e la Nissan potrebbe creare il terzo colosso automobilistico mondiale e dare il via a un processo di consolidamento che molti ritengono ormai imprescindibile per fronteggiare le sfide della transizione energetica e della concorrenza cinese. Quali sono, dunque, i cardini del progetto che avrebbero determinato le frizioni tra le parti? La prima criticità sarebbe legata alle forti differenze tra le due aziende, in particolare in termini dimensionali: in Borsa, Honda vale almeno cinque volte più della Nissan. E il divario avrebbe determinato i primi disaccordi sulla valutazione da assegnare alle singole aziende e quindi sulla definizione del concambio azionario. Inoltre, Honda avrebbe espresso crescente timori sui progressi del piano di ristrutturazione dell'azienda di Yokohama e, soprattutto, sul taglio di 9 mila dipendenti a livello globale. Altri problemi sarebbero derivati dai mancati dettagli sul piano di ristrutturazione e dalla conseguente lentezza dei negoziati. C'è di più: il memorandum d'intesa prevede espressamente che la fusione sia tra pari e che venga realizzata tramite la costituzione di una holding di controllo per entrambe le aziende, ma la Honda avrebbe proposto di cambiare l'assetto della nuova società, trasformando la Nissan in una sua filiale. In sostanza, ci sarebbe stata un'acquisizione, il che avrebbe generato, a sua volta, forti ostilità a Yokohama, al punto da alimentare il proposito del consiglio di amministrazione di rifiutare la fusione. Ora non resta che aspettare: la fusione è solo congelata? Oppure è destinata a saltare?