Mercato italiano - Cardinali (Unrae): lo strano caso di chi aspetta gli incentivi
02/03/2025 11:45 AM
In poche settimane si vorrebbe recuperare un ritardo strategico clamoroso. Così Andrea Cardinali, direttore generale dell'Unrae, giudica l'annuncio della presentazione, il 5 marzo, di un piano europeo per l'auto. E sul mercato, al sesto calo consecutivo, rivela: molti attendono bonus che non arriveranno.
La Commissione Ue ha annunciato che il 5 marzo presenterà un piano d'azione globale sull'auto. Che cosa ne pensa?
Premesso che non ho informazioni al di là di quelle ufficiali, ho l'impressione che si stia cercando di recuperarein poche settimaneun ritardo strategico clamoroso. E non solo nel settore automotive. Mi chiedo se ciò sia più ambizioso o velleitario. Per carità, il fatto che a Bruxelles l'industria dell'auto sia finalmente riconosciuta come un perno dell'economia, dell'occupazione edell'innovazione europea, è senz'altro positivo. Però tutti gli stakeholder con interessi divergenti da consultare, la sintesi da costruire e la strategia da definire, ossia le aree di intervento e gli obiettivi a breve, medio e lungo termine da fissare, sono passaggi molto impegnativi. A meno che il piano, in realtà, non sia già pronto. Delle due, l'una: o hanno già deciso cosa presentare tra un mese, o il 5 marzo non accadrà nulla di significativo. Detto questo, non s'è ancora capito cosa faranno con le multe per le emissioni di CO2.
Nel frattempo, il mercato continua ad arretrare
Dalle reti mi riferiscono che molti clienti stanno ancora aspettando gli incentivi statali: non hanno capito che nel 2025 non ci saranno, oppure non hanno preso sul serio la decisione del governo di eliminarli. Paradossale: un effetto annuncio senza nemmeno l'annuncio. Ma se fosse vero non mi stupirei. Dopo i rinvii, le retromarce, le modifiche, i rifinanziamenti, gli stop & go e i click day degli anni scorsi, è normale che qualcuno non creda nemmeno alle cattive notizie. Adesso che poi si comincia a parlare anche di incentivi europei
Ammesso che arrivino
Ma certo, non è affatto scontato che trovino il modo di finanziarli con fondi comuni. Anzi. Comunque sarà cosa lunga, si rischia un mega stallo a livello continentale per tutto l'anno.
Secondo lei il calo di gennaio sconta anche queste attese?
Non credo: le immatricolazioni, come è noto, sono in ritardo sugli ordini. Però, certo, sullo sfondo del mercato può esserci questa variabile: l'attesa ingiustificata di incentivi italiani che non ci sono più, e ora anche quella messianica di contributi europei che sono solo ipotetici
A proposito di mercato, le autoimmatricolazioni non sono diminuite e la quota diesel per la prima volta da decenni è sotto il 10%. il primo segnale forte del suo definitivo tramonto?
Per quanto riguarda le autoimmatricolazioni, non vi sono particolari pressioni delle Case: la quota è a un fisiologico 8,3%. Sul diesel, che dire? Di recente si è parlato di un ritorno del gasolio, di nuovi investimenti delle Case, di un rinnovato interesse degli acquirenti Non so, forse il mercato ha capito qualcosa che gli esperti non hanno compreso. Oppure sfugge qualcosa a me.