Volkswagen - Trovato l'accordo con l'IG Metall: esclusi licenziamenti e chiusure di impianti
12/20/2024 01:28 PM
Dopo una maratona negoziale di oltre 70 ore, i vertici della Volkswagene i rappresentanti sindacali hanno chiuso la vertenza in corso da ormai quattro mesi, trovando un accordo che evita le ipotesi peggiori, tra cui la dismissione di alcune fabbriche e l'avvio di massicci licenziamenti. Per questo il potente sindacato dei metalmeccanici IG Metall si è spinto a definire il compromesso raggiunto come il "miracolo di Natale di Hannover".
Le garanzie. L'importanza dell'accordo è dimostrato dalle dichiarazioni, quasi euforiche, del capo negoziatore Thorsten Gröger, protagonista nelle scorse settimane di pesanti accuse e minacce contro il management: "In una battaglia di contrattazione collettiva che non ha precedenti per Volkswagen e in condizioni economiche storicamente avverse, siamo riusciti a trovare una soluzione per i dipendenti che preserva posti di lavoro, salvaguarda i prodotti nelle fabbriche e allo stesso tempo consente importanti investimenti nel futuro. In tal modo dimostriamo, contrariamente all'opinione corrente dei manager, che sono possibili soluzioni senza licenziamenti di massa!". "Nessuna sede verrà chiusa, nessuno sarà licenziato per motivi operativi e i nostri salari saranno garantiti a lungo termine", ha aggiunto Daniela Cavallo, presidente del consiglio di fabbrica della Volkswagen.
L'aspetto salariale. Diversi sono i punti chiave dell'accordo. La prima riguarda l'esclusione di licenziamenti per motivi operativi fino al termine del 2030. Dopo questa data e in caso di mancato accordo sugli anni successivi, l'azienda dovrà versare ai suoi dipendenti 1 miliardo di euro. A livello salariale, invece, si è deciso di evitare di sganciare il contratto collettivo aziendale da quello nazionale del del settore metallurgico ed elettrico. Tuttavia, gli aumenti salariali del 5% concordati a livello federale saranno inizialmente sospesi per i lavoratori della Volkswagen, ma saranno ripristinati dal primo gennaio 2031. Tuttavia, è previsto che dal 2027 le future contrattazioni collettive possano portare a nuovi aumenti. Le parti, che hanno concordato anche la possibilità di ridurre in modo flessibile l'orario di lavoro e di tagliare a 35 le ore lavorative settimanali per alcune fasce di lavoratori, hanno accettato di rivedere l'attuale sistema salariale in vigore da decenni, di ridurre fino al 2030 i bonus di partecipazione agli utili, di modificare ulteriori benefit, i premi, e le indennità per ferie. Inoltre, sono state concordate specifiche disposizioni per i tirocinanti.
Le fabbriche. In sostanza, la forza lavoro ha accettato una riduzione dell'attuale trattamento economico, ottenendo in cambio la salvaguardia di tutti gli impianti e precisi impegni in termi di investimenti su nuovi prodotti. Wolfsburg, per esempio, produrrà diverse ammiraglie sulla piattaforma SSP dal 2029, nonchè l'ID.Golf. Per fare spazio ai nuovi modelli, l'attuale Golf sarà trasferita in un altro impianto. Nella storica fabbrica arriveranno anche la ID.3 e la Cupra Born oggi a Zwickau. Wolfsburg continuerà a produrre anche Tiguan e Tayron e trasmissioni. A Braunschweig saranno prodotti componenti per il pianale SSP e altri prodotti. A Chemnitz, Kassel e Salzgitter sono confermate le attuale produzioni, mentre Dresda continuerà a produrre le ID.3 ancora per altri 12 mesi, dopo di che sarà assemblato un nuovo modello ancora non meglio precisato. Le ID.7 e ID.7 Tourer rimangonoa Emden, dove nel 2026 arriverà anche il facelift della ID.4 e nel 2027un ulteriore modello. Per Hannover sono confemati la produzione di ID. Buzz e T7 Multivan e l'arrivo della famiglia di veicoli legati al prototipo Space. Osnabrück non sarà dismessa perchè la produzione della T-Roc decappottabile continuerà fino alla fine dell'estate del 2027. Infine, Zwickau rimarrà un hub per la mobilità elettrica, con l'Audi Q4 e-tron e i relativi aggiornamenti, ed entrerà nel campo dell'economia circolare.