Waymo - Guida autonoma, partono i test in altre dieci città
Ieri alle 01:17 PM
Waymo, la divisione di Google specializzata in guida autonoma, allargherà i test su strada a oltre dieci nuove città nel 2025: "La tecnologia si sta adattando con successo ai nuovi ambienti", scrive l'azienda in un post su Instagram. Aggiungendo che i primi centri interessati dai test nel corso di quest'anno saranno San Diego e Las Vegas.
Due mesi di addestramento manuale. "Invieremo un numero limitato di veicoli verso ciascuna città, dove specialisti qualificati sulla guida autonoma saranno al volante in ogni momento", ha spiegato una portavoce dell'azienda alla Reuters. La sperimentazione, in effetti, partirà proprio con delle sessioni in guida manuale nelle parti più complesse degli agglomerati urbani, come il centro città e le freeway. I test coinvolgeranno "meno di dieci veicoli" in ciascun centro urbano e questa loro prima fase avrà una durata di circa due mesi.
L'indagine dell'Nhtsa. Lo scorso dicembre, Waymo aveva già annunciato l'intenzione di estendere i suoi servizi a Miami, Austin e Atlanta. Ma questi piani di espansione non sono privi di ostacoli: l'azienda è finita sotto la lente dell'Nhtsa per il "comportamento inaspettato" dei suoi veicoli e la "potenziale violazione delle regole della circolazione stradale". I casi anomali al centro dell'indagine sono 22 (in 17 l'esito è stato la collisione) e i veicoli posti sotto inchiesta dai "watchdog" dei trasporti sono ben 444.
Il punto della situazione/1: l'annuncio (vago) di Tesla. Tra le mille difficoltà del caso, dunque, la competizione sulla guida autonoma oltreoceano sembra in qualche modo proseguire: nel corso dell'ultima trimestrale della Tesla, Elon Musk ha annunciato l'intenzione di avviare, a partire da giugno, un servizio di ride hailing senza supervisione a Austin, Texas, senza però fornire alcun dettaglio al riguardo.
Il punto della situazione/2: il modello Uber. Anche Uber, pur avendo rinunciato (come la concorrente Lyft) a sviluppare un robotaxi proprio nel 2020, non sembra intenzionata ad abbandonare le prospettive del ride hailing senza conducente. Il colosso di San Francisco, in effetti, ha stretto accordi mirati con diversi partner, per mettere a disposizione dei propri utenti il servizio di "passaggi autonomi" sulla propria app: è quanto avverrà in collaborazione con Waymo (ad Austin e Atlanta) o con la cinese WeRide (ad Abu Dhabi). Ed è quanto era stato annunciato con Cruise, prima che chiudesse i battenti lo scorso dicembre.
Il punto della situazione/3: quelli che calano il sipario. Incidenti, ritardi, strategie alternative: il rovescio della medaglia della competizione per la guida autonoma sta emergendo con crescente chiarezza. E ha portato a due uscite di scena eclatanti: oltre a Cruise, controllata di General Motors in cui il gruppo di Detroit ha investito negli anni oltre dieci miliardi di dollari, anche la joint venture Argo AI, nata dalla collaborazione tra Volkswagen e Ford, ha spento i riflettori una volta per tutte.