WRC Rally Montecarlo, le pagelle
01/27/2025 12:36 PM
È calato il sipario sul Rally di Montecarlo e gli attori sono usciti di scena portandosi dietro applausi e, in alcuni casi, anche fischi.
Ripercorriamo insieme dunque le prestazioni dei big assegnando i voti ad ognuno di loro. Le pagelle sono ovviamente il più possibile oggettive e tengono conto dei risultati ottenuti in relazione allo status del pilota.
Siete pronti? E allora apriamo il registro e partiamo!
TAKAMOTO KATSUTA: 4
Simpatia? Tanta. Concretezza? Ancora una volta poca. Takamoto Katsuta continua a far storcere il naso a tanti appassionati (e forse anche a Toyota) con l’ennesima prestazione non all’altezza. La tosse può essere una scusante, ma i tanti errori fatti registrare al Montecarlo pesano come un macigno. Il ritiro poi è la ciliegina sulla torta in negativo su un avvio di stagione già molto difficile per il giapponese vista la concorrenza sugli altri sedili del suo stesso team.
SAMI PAJARI: 5
C’è un doppio sentimento contrastante quest’anno su Sami Pajari. Da una parte c’è chi pensa possa fare subito bene con l’approdo fra i grandi in Toyota, dall’altra c’è invece chi predica calma. Una doppia anima che forse alberga anche nello spirito dello stesso Sami che ha dato vita ad un Montecarlo dai due volti. Non esaltante sicuramente, ma nemmeno completamente da cestinare. Tuttavia, visto l’hype che gravita giustamente intorno al suo nome, ci si aspettava qualcosa in più e per questo la sua prestazione non è sufficiente.
GREGOIRE MUNSTER: 5.5
Alti e bassi per Munster. Picchi altissimi nel caso soprattutto della prima storica vittoria in uno stage in WRC (SS10 La Motte-Chalancon – Saint-Nazaire), ma anche scivoloni drastici in altri passaggi culminati poi con due ritiri. L’ultimo quello decisivo che non gli ha fatto terminare la corsa e guadagnare la sufficienza in pagella.
THIERRY NEUVILLE: 5.5
Circondato quest’anno da avversari più che mai famelici, tutti sanno che non sarà una stagione facile per il campione in carica. Eppure il belga sembrava essere in grado di scacciare via i fantasmi che aleggiano nella sua mente con un giovedì chiuso alla grande. Poi però dal giorno successivo sono iniziati i problemi, con l’apice rappresentato dal doppio errore nello stesso punto della sesta tappa. Una distrazione da matita rossa che ha gravato su un Montecarlo che per lui è stato molto complesso, come testimonia anche il sesto posto finale. Le brutte notizie per Thierry non sono finite qui visto che nel prossimo appuntamento si andrà in Svezia dove non sarà presente Ogier, ma ci saranno invece due specialisti come Tanak e Rovanpera, anche loro delusi da Montecarlo e quindi a caccia di riscatto.
JOSHUA MCERLEAN: 6
Mettiamola così: il buon Joshua ha messo in campo più il cervello che il cuore. Al debutto su una Rally 1 ha deciso saggiamente che la parola d’ordine sarebbe stata "cautela" e così di fatto è stato. Rispetto a qualche altro debuttante non ha voluto strafare ed ha portato la macchina a destinazione chiudendo in settima posizione. Tradotto, e togliendo gli altri piloti che non hanno concluso la corsa, significa essere arrivato ultimo fra le Rally 1, ma di più, al momento, è difficile chiedergli. Un 6 di incoraggiamento soprattutto per non aver fatto danni.
OTT TANAK: 6
Era chiamato ad azzannare subito il campionato dopo il secondo posto dello scorso anno. Ott Tanak ci ha provato con la solita velocità ma, come sta accadendo fatalmente troppo spesso, un errore nella seconda tappa del venerdì è risultato ancora una volta decisivo sull’economia dell’intera gara. L’estone è riuscito a rimanere comunque in gioco nonostante i danni importanti riportati sul posteriore dopo essere stato risucchiato in un fosso. Da lì in poi però è stato un continuo rincorrere. I migliori tempi fatti registrare nella SS11, SS13, SS14, SS15 gli danno la piena sufficienza, ma non sono utili per farlo andare più su di così, anche e soprattutto nella classifica finale dove ha chiuso con un anonimo quinto posto.
KALLE ROVANPERA: 6
Era uno dei più attesi, uno dei favoriti. C’era molta curiosità nel vedere l’approccio di Kalle nella stagione del suo ritorno full time. Il finlandese ha risposto metaforicamente con uno sbadiglio limitandosi a fare il compitino. Diversi stage del Montecarlo non gli piacciono, lo annoiano e lo ha più volte dichiarato senza mezzi termini. Ci si aspettava però decisamente di più da lui. Un solo miglior tempo fatto registrare, nella SS4 Saint-Maurice – Aubessagne 1. Poi piccoli sprazzi del Rovanpera old style nel Super Sunday chiuso al secondo posto. Davvero troppo poco per il due volte campione del mondo. Come si dice spesso in questi casi in ambito scolastico: il ragazzo è bravo, ma non si impegna.
ADRIEN FOURMAUX: 8
Alzi la mano chi si aspettava un Adrien Fourmaux subito impattante in Hyundai. Ok, non siamo poi così pochi. Alzi adesso tutte e due le mani chi se lo aspettava così dannatamente veloce. E qui inevitabilmente le statistiche scendono perché il francese è andato oltre ogni aspettativa dimostrandosi letteralmente un fulmine e contendendo la seconda piazza ad Evans fino alla fine. Non solo, ha stabilito il tempo più veloce in due stage (SS6 e SS17) ed ha chiuso in terza posizione nella generale e in power stage. Assolutamente promosso a pieni votiFourmaux e adesso, visto che ha spinto l’asticella così in alto, per lui sarà paradossalmente ancora più difficile dalla prossima tappa in poi.
ELFYN EVANS: 8
Non gli si dà mai credito abbastanza in qualsiasi discorso incentrato sulla corsa al titolo. Viene considerato da anni come l’eterno outsider. Anche nella prima tappa della nuova stagione ha mantenuto paradossalmente questo appellativo chiudendo alle spalle di Ogier, ma non si può altresì sottolineare che la costanza di Evans è veramente encomiabile. Sempre veloce, quasi sempre lì a lottare fino alla fine. Purtroppo per lui però sembra mancargli ogni volta qualcosa e così, ancora una volta, la vittoria è sfumata. Il suo Montecarlo però è stato comunque di livello.
SEBASTIEN OGIER: 10
Non si poteva non dargli che dieci, come le volte che ha trionfato a Montecarlo. Anche questa volta Sebastien Ogier è risultato praticamente impeccabile gestendo la gara come solo lui sa fare. Oltre a questo il francese si è tolto anche la soddisfazione di conquistare la prima vittoria nella tappa di casa durante il Day 2 e di dare l’ultima zampata a tutti chiudendo in testa nell’ultimo stage. Correrà dieci tappe su quattordici quest’anno. Se dovesse affrontarle tutte così non è sicuramente un buon segnale per gli altri candidati alla corsa al titolo.
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