«Ferrari, situazione imbarazzante. È l'eterno ritorno del sempre uguale». Il parere di Turrini

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Dopo il buono e incoraggiante avvio di stagione, la Ferrari sembra aver imboccato un preoccupante e ben poco incoraggiante trend calante, essendo crollata dal ruolo di seconda forza in campo ormai da ben due gare consecutive. Di fatto la SF-24 si è rivelata la quarta forza in campo sia in Spagna che a Zeltweg: un verdetto duro e impietoso, emerso anche al termine della qualifica del GP d'Austria, con cui la Scuderia si trova costretta a fare i conti. Una sessione non facile in cui, a dispetto delle previsioni, la Rossa ha nuovamente faticato a performare a come attesso e, soprattutto, a livello dei rivali, non tanto della Red Bull e della McLaren, qusnto della Mercedes che da qualche GP ha cambiato passo e iniziato ad essere un rivale scomodo per Maranello.

La compagine diretta da Frédéric Vasseur, come detto, è nuovamente apparsa in affanno a causa di una vettura che, dall'arrivo dei pacchetti di sviluppo (a Imola e poi a Barcellona), sembra balia di se stessa, avendo perso il bilancio ottimale della vettura e faticando nella gestione gomme, delle temperature, con un dannoso bouncing riapparso (che porterà ad effettuare delle valutazioni sulla direzione di sviluppo presa), e un team non impeccabile nella delibera del set-up nei weekend di gara, tale da spingere i piloti a chiedere cambiamenti di assetto in extremis, appena prima della qualifica.

Una qualifica che è stata chiusa al quarto posto da Sainz e al sesto da Leclerc che, malgrado la loro volontà di sopperire con la guida ai limiti della vettura (con Leclerc finito in overdrive e incapace di chiudere un giro pulito), poco hanno potuto dinanzi a tale situazione. Uno stato dell'arte che, nel suo blog "Profondo Rosso", è stato analizzato e commentato da Leo Turrini che, per prima cosa, non ha potuto che prendere atto della mancanza di competitività del Cavallino, senza però invocare immediati cambiamenti come troppo spesso, senza successo, accaduto in passato.

"Vero, tra Spagna e Austria, una Ferrari che è solidamente ancorata al quarto posto tra i team. [...] Semplicemente, le cose non stanno funzionando come si sperava. Fin qui è un avvio di estate francamente imbarazzante.
Non è il caso di invocare processi. Ne abbiamo celebrati pure troppi. Lunga vita a Fred Vasseur, una vita che si sta facendo accidentata"
.

Una situazione figlia di cronici problemi del Cavallino, probabilmente di correlazione dati tra le simulazioni e la pista, che hanno portato I tecnici a deliberare degli sviluppi che però, in macchina, non sembrano funzionare come previsto. Una situazione complicata anche dai piloti che, come Leclerc, provano a compensaere le carenze dell'auto andando oltre il limite: un comportamento che, di fatto, peggiora oltremodo la situazione e che, da un pilota come il monegasco, non appare più accettabile.

"Banalmente, è l’eterno ritorno del sempre uguale: porti gli aggiornamenti e però gli esiti non sono incoraggianti. E sarà il simulatore e sarà la galleria del vento. [...] Adesso si riparla addirittura di bouncing. [...] Sull’errore di Leclerc potrei dedicarmi ad un trattato di psicanalisi. La frustrazione può spingere alla esagerazione, comunque un pilota deve saper governare le emozioni. Punto e basta".

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Foto copertina www.ferrari.com

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