GP Abu Dhabi - Analisi strategie: Capolavoro di Leclerc, il secondo pit sarebbe stato disastroso

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Si è conclusa anche l’ultima gara della stagione sul circuito di Yas Marina. La corsa, guardando prettamente alle strategie va come da aspettative. La tattica più veloce è quella ad una sosta Medium-Hard e ce la conferma Charles Leclerc che riesce a concludere a podio nonostante sia partito dalla P19.

Nonostante questo però, come avevamo pronosticato stamattina, abbiamo assistito ad un bel mix strategico tra opzioni ad una e due soste. Se c’è una cosa che non ci aspettavamo sono stati il numero dei sorpassi. Felici di aver sbagliato in difetto, lo spettacolo ne ha guadagnato.

Il recap strategico

Prima di proseguire entrando nei dettagli andiamo a fare il nostro consueto recap: la soluzione che è andata per la maggiore è stata senza dubbio l’opzione Medium C4 - Hard C3 utilizzata da Norris, Sainz, Leclerc, Russell, Verstappen, Gasly, Hulkenberg, Albon, Tsunodae Doohan. Su Hard-Medium, il solo Hamilton, che dalla P16 riesce a rimontare fino alla P4 .

Diversi piloti anche su due soste di tipo M-H-H. Anche se la tattica è da considerarsi più svantaggiosa, Alonso e Piastri riescono comunque a concludere all’interno della top-10, Oscar oltretutto dovendo scontare anche una penalità di 10’’ per il contatto avuto all’inizio con Colapinto (Franco si ritirerà intorno a metà gara per i danni riportati). Gli altri due su questa strategia sono Zhou e Stroll. Probabilmente a loro si sarebbero aggiunti anche Colapinto e Bottas, i quali avevano sostituito le gomme Medie molto prima della decima tornata. L’argentino e il finnico però non sono riusciti a concludere la gara.

Su una strategia che potremmo definire sperimentale, troviamo Magnussen. Il danese chiude ultimo facendo M-H-H-S-S. Avendo avuto un problema nel momento della seconda sosta, la Haas decide di fermarlo nuovamente per raccogliere dei dati sulla Soft con cui il danese riuscirà a completare 25 passaggi. L’ultimo pit viene fatto per conquistare il giro veloce della gara che diventa anche il nuovo record del tracciato (1’25’’637). Essendo 16° il punto addizionale non viene consegnato a nessun pilota. La gara conta infine 4 ritiri: Lawson, Bottas, Colapintoe Perez.

Norris vince la battaglia con Sainz gestendo bene la gara

La corsa ha ben poco da dire dal punto di vista delle strategie. Possiamo affermare due cose però, la prima che l’undercut era molto potente. Questo lo abbiamo potuto evincere in due circostanze: con il sorpasso fatto ai box da Leclerc su Russell decidendo di pittare in anticipo (decisione che è valsa la terza posizione al monegasco) e nel secondo caso con Carlos Sainz.

Quando lo spagnolo decide di andare ai box nel corso del 26° giro ha circa 3’’8 di ritardo da Norris. Lando va subito in copertura nella tornata successiva, con Carlos che si fa insidioso alle sue spalle ad 1’’6. La Ferrari recupera oltre 2’’ con l’undercut, ma nella circostanza la McLaren è brava a non farsi fregare. Forte del cuscinetto accumulato prima della sosta, Norris ha potuto attendere la mossa del Cavallino e muoversi in copertura. Da quel momento in poi Lando deve continuare solo a gestire.

Leclerc, la seconda sosta avrebbe compromesso il podio

Riguardo a Leclerc invece, il monegasco costruisce la sua rimonta allo start (P19 la posizione di partenza). Parte letteralmente a fionda e quando subentra la Virtual Safety Car per il ritiro di Perez nel corso del secondo giro è già ottavo. Qualche contatto di troppo ha certamente aiutato, ma questo non toglie nulla a quello che è stato un capolavoro.

A quel punto per Leclercsuperare Magnussen, Alonso e Hulkenberg è un gioco da ragazzi, ma è costretto a fermare la sua rimonta al giro 13 quando arriva alle spalle di Russell. Stanca di non poter spingere come vorrebbe, laFerraripensa bene di giocare d’anticipo pittando al 21° giro per mettere Charles su Hard. La Mercedes ha paura che sia troppo presto per concludere la gara su una sosta e lascia fuori George che rientrerà ai box nel corso del 27° passaggio assieme a Norris. A quel punto Charles gli è davanti con un cuscinetto di 3’’.

Le magie di Leclerc non terminano qui. Al pari della Mercedes anche la Ferrari aveva dei dubbi che Leclerc, avendo pittato così in anticipo, riuscisse a chiudere la gara mantenendo un ritmo competitivo. Il monegasco gestisce la Hard molto bene e riesce a concludere al terzo posto con un vantaggio di 4’’5 su Hamilton che al contrario ha utilizzato una strategia Hard-Medium.

Ci si è interrogati durante la gara su cosa sarebbe accaduto se Leclerc avesse fatto la seconda sosta. Possiamo darvi una risposta molto sensata e obiettiva affermando che il secondo pit avrebbe soltanto complicato la vita a Charles senza alcuna certezza della terza posizione.

Hamilton riesce ad avere un finale di gara molto competitivo e performante, forte di aver utilizzato la strategia Hard-Medium. Poter contare sulla bianca all’inizio gli ha permesso di recuperare posizioni sfruttando le soste degli avversari andati in sofferenza con le Medie quando avevano tanto carburante a bordo. Poter invece utilizzare la Media nello stint finale, a vettura più scarica, gli ha permesso di poter estrarre dalla C4 il massimo delle prestazioni.

Quando Hamilton effettua il suo pit stop è il giro 34 e in quel momento si trovava in P3 davanti a Leclerc con un gap di 2’’2. Da quel momento in poi, se Charles avesse pittato per montare la Media, questo avrebbe comportato doversi misurare in uno scontro uno contro uno con Lewis per la terza posizione. Una cosa sciocca, dal momento che Leclerc è riuscito a mantenere quella posizione preoccupandosi solo di gestire le gomme.

Gara capolavoro della coppia Ferrari 2025

Charles e Hamilton hanno fatto delle gare magistrali. Abbiamo parlato della partenza del monegasco, ma anche Lewis ha avuto uno start fenomenale: da 16° a 12° in un solo giro nonostante partisse sulle più dure Hard C3. I due futuri compagni di squadra non avranno vinto il GP di Abu Dhabi, ma ci hanno dato prova del loro valore regalandoci due prestazioni superlative. Ci auguriamo sia di buono auspicio per la prossima stagione.


Foto copertina: X, Ferrari; foto interne: Pirelli

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