
Haas: Bearman si complica la vita, ma occhio a giudizi affrettati

Oggi alle 12:00 AM
La carriera di Oliver Bearman come pilota ufficiale di Formula 1 in Haas è iniziata nel peggiore dei modi, con due errori nelle tre sessioni di prove libere del Gran Premio d'Australia.
Tali errori hanno creato una vera e propria montagna da scalare per il britannico per ottenere un buon risultato finale a Melbourne, visti i pochissimi giri disputati fin qui.
Tuttavia sarebbe davvero prematuro giungere a conclusioni affrettate sulle qualità del classe 2005, che tanto bene ha figurato in pista nei tre weekend disputati nella classe regina lo scorso anno (uno con la Ferrari in Arabia Saudita e due con la Haas, in Brasile ed in Azerbaigian).
Senza dubbio la componente psicologica della pressione potrà rivelarsi importante nel prosieguo del weekend, ma Bearman deve cercare di mantenere la giusta concentrazione; anche perché la monoposto a sua disposizione non sembra poter ambire a grandi obiettivi.
"Trust the process": fiducia nel percorso
Il giovane della Ferrari Driver Academy ha già dimostrato di essere un talento capace e promettente, però adesso è chiamato a rispondere con i fatti a tutte le parole pronunciate da appassionati e media.
D'altronde, come affermato da Toto Wolff - team principal della Mercedes - riguardo Kimi Antonelli, in Formula 1 è preferibile "un pilota veloce da rallentare (per far sì che non commetta errori) piuttosto che uno lento da spingere, perché la seconda ipotesi non è possibile".
Insomma, lasciamo che Oliver Bearman sbagli lungo il percorso, esattamente come successo tante volte ai vari Verstappen, Leclerc e Russell, che oggi sono considerati tra i migliori. Soltanto il tempo ci dirà se anche il prospetto inglese della Haas entrerà a far parte di quella cerchia o meno.
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