
L'alba è papaya: prova di forza della McLaren a Melbourne. E quella frase di Stella...

Ieri alle 02:00 PM
Ci ha provato Max Verstappen ma nulla ha potuto contro una McLaren che di questo Mondiale sembra già esserne padrona, almeno per quanto riguarda la performance pura. L’olandese ha gettato il cuore oltre l’ostacolo prima in partenza quando, all’esterno di curva 2, è riuscito a prendere la posizione su Oscar Piastri e poi nel corso delle ultime tornate senza però riuscire a sopravanzare il dominatore di giornata Lando Norris.
Nel mezzo una gara che ha confermato il caos previsto alla vigilia tra pioggia e incidenti che hanno colpito non solo gli esordienti, ma anche piloti più esperti del calibro di Fernando Alonso e Carlos Sainz. Anche lo stesso Verstappen ha dovuto fare i conti con una RB21 piuttosto altalenante nei tempi che lo ha portato lungo al giro 17, permettendo così a Piastri di ricomporre la doppietta McLaren.
È qui che ha inizio il soliloquio della monoposto arancio, capace di girare in media quasi due secondi più veloce della concorrenza. Peccato che il muretto della squadra di Andrea Stella abbia a quel punto comunicato ai piloti di mantenere le posizioni privandoci, di fatto, di un confronto ravvicinato tra i due, con il pilota di casa che in quel momento era visivamente più in palla rispetto al leader della corsa.
Norris ha fatto il salto, ora per il titolo serve continuità
Quanto affermato pocanzi non toglie comunque merito alla grande prestazione di Norris. Il britannico, solido nel resistere alla pressione portata da Verstappen e Piastri, sembra aver finalmente raggiunto quella maturità spesso mancata la passata stagione e costatagli la rimonta Mondiale. Sangue freddo da parte del nativo di Bristol anche nel momento in cui con le gomme slick ha dovuto fronteggiare l'improvviso scroscio d’acqua, rimediando inoltre ad una sbavatura che avrebbe rischiato di compromettere un weekend fino a quel momento perfetto.
Adesso arriva la parte certamente più difficile nella quale dovrà dimostrare di poter mantenere questo standard fino alla fine, lui che alla vigilia è stato indicato da tutto il Circus come il naturale favorito nella corsa al titolo e consapevole di avere tra le mani la vettura migliore del lotto.
Quel che al momento risulta certa è la supremazia di Norris che, grazie al suo quinto successo nella massima serie, diventa leader del Mondiale per la prima volta in carriera. Una classifica Piloti che vorrà scalare al più presto anche Piastri già a partire dalla prossima settimana a Shanghai, riscattando il deludente nono posto arrivato dopo il testacoda che ha di fatto posto la parola fine alle sue ambizioni di vittoria.
“Lavoriamo per rendere la Formula 1 più noiosa”: pretattica o realtà?
La bontà della MCL39, mostrata nei test in Bahrain a fine febbraio e confermata ampiamente nel corso del fine settimana in Australia, consegna alla Formula 1 lo scenario che addetti ai lavori e appassionati hanno cercato di scongiurare per tutto l’inverno. Siamo davvero davanti a quello che sembra essere il preludio ad un dominio del team di Woking? Troppo presto per dirlo, mancano ancora 23 appuntamenti e c’è ancora una stagione tutta da vivere.
In attesa di sapere se a partire dalla Cina arriverà la reazione degli avversari (Ferrari in primis), però, all’interno del paddock risuonano prepotenti le parole pronunciate qualche mese fa dal Team Principal Andrea Stella: “C'è grande equilibrio, con quattro team in grado di vincere. Nel 2025 si vedrà una McLaren innovativa, sperando di trovare quella prestazione che possa restituirci delle gare meno tese. Ci piacerebbe rendere la Formula 1 un po’ più noiosa…”.
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