Otto decimi? Tanti in Formula 1, pochi a Fiorano

Ieri alle 08:30 AM

Abituiamoci, cari lettori: ogni pretesto sarà buono per screditare Lewis Hamilton; non dall'esterno, ossia da parte degli avversari della Ferrari, ma dall'interno, ovvero da parte di quella particolare categoria di ferraristi che "vantano" un passato di haters (odiatori seriali) nei confronti del sette volte Campione del Mondo. In questi giorni lo strumento utile è rappresentato dal divario di otto decimi di ritardo che l'inglese ha accusato nei confronti del giro di Charles Leclerc sul circuito di Fiorano. 

Si trovano articoli, in giro per il web, in cui si legge che lo shakedown della SF - 25 ha evidenziato risultati "poco indicativi", ma i cui titoli recitano "Leclerc ha stracciato Hamilton" o espressioni simili. Aggiungiamo che molta, troppa gente legge i titoli e basta, il contenuto se lo concepisce da sé, in base alle proprie convinzioni, come fanno i terrapiattisti. 

Allora, forse, non faranno nemmeno la fatica di leggere queste quattro righe, in cui ci piace fare la fatica di precisare che per quanto riguarda Charles Leclerc, forse (forse eh) tra i due lui è quello che conosce ormai la pista di Fiorano in ogni millimetro e la sa interpretare a memoria, giustamente. Che poi il monegasco probabilmente stia per vivere la sua stagione più importante a livello prestazionale, anche e soprattutto per lo stimolo rappresentato dall'arrivo di Hamilton, deve o dovrebbe far felici tutti i tifosi del Cavallino. 
Per quanto riguarda Hamilton, forse più che agli otto decimi di ritardo nel circuito di Fiorano faremmo caso alla straordinaria attenzione e all'atmosfera di adrenalina e ambiziosa attesa che stanno pervadendo le mura di Maranello, dopo anni di vigilie trascorse a metà strada - o metà pista - tra incertezze e pessimismo. 

Però oh, se volete continuare a dare più importanza agli otto decimi, fate pure.

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