
Boom Tesla in Canada: 2 auto al minuto vendute, ora scatta l'indagine

Ieri alle 10:00
Tesla ha recentemente catalizzato l’attenzione in Canada, con un’operazione di vendita che ha suscitato non pochi interrogativi. Durante un solo weekend di gennaio, il marchio di Elon Musk ha registrato oltre 8.600 immatricolazioni, approfittando dell’ultimo momento disponibile per beneficiare degli incentivi statali di 5.000 dollari destinati alle auto elettriche. L’ammontare complessivo dei sussidi pubblici incassati da Tesla ha raggiunto i 43 milioni di dollari, un valore che ha praticamente esaurito il fondo destinato all’intero settore.
La rapidità con cui le vendite sono avvenute, in particolare nel Quebec, dove in un solo giorno sono state vendute 2.200 vetture, ha sollevato dubbi tra gli esperti del settore. Questo dato equivale a quasi due auto al minuto, un ritmo che appare fuori dal comune. Prima dell’annuncio della fine degli incentivi, Tesla registrava volumi di vendita relativamente modesti nel Paese. L’impennata improvvisa ha spinto le autorità canadesi ad avviare un’indagine per verificare eventuali irregolarità o fughe di notizie che potrebbero aver favorito il costruttore americano.
Al centro del dibattito c’è anche la trasparenza nella gestione dei fondi pubblici e l’efficacia delle strategie di distribuzione degli incentivi. La vicenda evidenzia le criticità di un sistema che, pur concepito per accelerare la transizione ecologica, rischia di favorire esclusivamente i grandi player del mercato. L’episodio sottolinea l’importanza di un monitoraggio più rigoroso per evitare situazioni analoghe in futuro.
Particolarmente emblematico è il ruolo del modello Tesla Model Y, che si conferma uno dei principali protagonisti delle vendite. Questo SUV elettrico, apprezzato per la sua autonomia e le prestazioni, ha contribuito significativamente al successo di Tesla nel mercato canadese, dimostrando come l’azienda sia in grado di sfruttare al meglio le opportunità offerte dai sussidi governativi.