Il museo di Puki

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E' il benvenuto con il motto che rispecchia la passione di Puki.

Il museo di Puki

Siamo andati a trovare Michelangelo Pochettino detto Puki, un personaggio  con un molteplice passato di crossista, importatore e  manager con tante moto ben tenute ed esposte in un capannone a Villanova D'Asti (Asti). È stato un incontro emozionante sia per la calorosa cordialità, che per il grande numero di moto storiche da ammirare. 

Ciao Puki parlaci un po' di te…

"Sono  nato il 27 aprile del 1942 a Pancalieri (TO), piccolo paese conosciuto per il buon liquore alla menta. Nel 1972 mi sono trasferito a Villanova d'Asti".

Quando è nata la tua passione per il motocross?

"Da sempre sono un appassionato di motori, inizialmente ho provato a correre con una Ducati 125 nella velocità in salita, ma ero svantaggiato per il mio fisico troppo ingombrante, ho cambiato idea anche perché il cross costava meno.  Ho corso per dieci anni nel motocross dal 1959 al 1969 e mi sono divertito con i campioni Ostorero, Cavallero, Tosi, le Fiamme Oro e tanti altri".

Puki in posa con la sua prima moto MV 250 disco volante del 1959.

Quali sono stati i migliori risultati da pilota?

"Due volte ho chiuso terzo nell'Italiano Junior e undicesimo in una prova di mondiale a Bra".

Quali gare sono rimaste scolpite nei tuoi ricordi?

"Tutte le gare mi sono piaciute, tante volte ho apprezzato maggiormente le gare meno titolate (meno tensione)".

Qual' è la pista che preferisci?

"Le piste sono tutte belle, prediligo particolarmente: Gallarate, Maggiora, Pinerolo, Bra e quelle  dove ho primeggiato".

Con quale cilindrata hai gareggiato?

"Ho corso con la 250 e la 500, all'epoca erano tutte quattro tempi, moto di serie trasformate per il fuoristrada. Ho gareggiato con le Montesa e CZ  due tempi, in competizione con le Maico di Basilio Portelli".

Una panoramica di una parte della collezione di motocross.

Dopo il pilota sei stato importatore…

"Dal 1965 al 1968 importatore della  Montesa,  poi per dodici anni sono passato alla CZ ed ho concluso con la Suzuki, da esclusivista per il motocross per altri dodici anni".

E la tua esperienza da  Manager…

"Ho avuto tanti piloti italiani e stranieri che hanno corso con le mie moto con ottimi risultati. Tutti sono rimasti nel mio cuore, ma sono passati tanti anni e non faccio i nomi perché mi spiacerebbe dimenticarne qualcuno".

Una storica Gilera 250 da cross degli anni d'oro di Maddii e Rinaldi.

Come è nata l'idea del museo motociclistico?

"Tanti anni fa ho pensato che sarebbe stato bello avere dei ricordi presenti, per me  è importante il valore affettivo. Dapprima avevo una piccola officina qui vicino, una volta acquistato questo capannone mi è venuta l'idea di farle apprezzare anche agli appassionati, sia quelle da cross che da velocità, specialità più blasonata. E' la mia collezione personale, manca qualche moto da gara perché venduta in pista. Vado nei vari mercatini, non ho preferenze, se la moto è messa a posto e mi piace la compro. Da parte ho anche  una zona adibita alle moto da sistemare che posso vendere a chi è interessato". 

Rara Aermacchi 350 bialbero del 1989.

Sei ancora alla ricerca di qualche moto in particolare?

"Al momento mi appagano le moto che possiedo non desidero altro, i piaceri della vita vanno gustati al momento giusto. La passione per le moto ed i motori nel tempo è mutata, non è più come trent'anni fa, ora seguo le gare, leggo le riviste specializzate, ma con meno impetuosità".

Gli appassionati dove possono vedere la tua collezione?

"Tanti sono gli amici sportivi che vengono qui a vederle, c'è la possibilità anche su internet digitando pukimotor o visualizzando i video su you tube: la collezione di Puki, Micelangelo Puki".

Grazie Puki è stato un piacere conoscerti.

Gilera del grande Carissoni, costruita dal reparto corse per la categoria 175 formula 3, 1955/1958

Parilla 250 bialbero del 1956.

Puki con amici venuti da Varese ed un Guzzino 75 del 1956, bialbero modificato da 2t a 4t dal preparatore Giancarlo Morbidelli (solo tre esemplari).

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