Caos mini-DRS: FIA in visita alla fabbrica Ferrari, direttiva tecnica in arrivo
03/08/2025 01:00 PM
"Credo che la Ferrari e la McLaren stiano ancora usando il mini-DRS. Se ne parlerà in futuro, è abbastanza evidente": queste le parole di Pierre Waché, direttore tecnico della Red Bull, al termine dei test pre-stagionali in Bahrain.
Parole che hanno scatenato una risonanza - mediatica e non solo - impressionante, visto che un attacco del genere è tutt'altro che all'ordine del giorno in Formula 1.
Ma a cosa si riferisce l'ingegnere francese? E cosa è successo da quando ha rilasciato quelle dichiarazioni alla stampa? Ricapitoliamo il tutto insieme.
Cos'è il mini-DRS e cosa farà la FIA?
Il fenomeno del mini-DRS è stato notato per la prima volta allo scorso Gran Premio dell'Azerbaigian sulla McLaren di Oscar Piastri, vincitore della corsa.
Attraverso l'uso di una soluzione flessibile ad alta velocità, l'ala posteriore della monoposto color "papaya" si apriva leggermente ai lati, riducendo la resistenza all'avanzamento della macchina e dando così un vantaggio competitivo al team di Woking.
Da quel momento in poi, dopo una breve investigazione, la FIA ha negato alla squadra inglese la possibilità di riutilizzare quell'esatta specifica aerodinamica, ritenendola di fatto illegale.
Eppure, non è mai stata dimanata una direttiva tecnica a riguardo, cosa che potrebbe accadere addirittura prima del Gran Premio d'Australia. Stando a quanto riportato dalla testata Autoracer, infatti, la Federazione Internazionale avrebbe fatto visita alla fabbrica della Ferrari (accusata da Waché di aver "installato" il mini-DRS sulla SF-25) per avere maggiore chiarezza sul caso.
Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti, ma una cosa è certa: qualora l'organo di governo non dovesse intervenire, le polemiche potranno solamente aumentare.
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