
Formula 1 «Drive To Survive» - Stagione 7: nel limbo. La nostra recensione

Ieri alle 03:00 AM
La serie tv "Drive To Survive" è stata ideata e realizzata in collaborazione tra Netflix e la Formula 1 con due scopi principali: dare agli appassionati dei retroscena inediti ed avvicinare nuovo pubblico allo sport.
Esattamente come successo per le sei annate precedenti, anche la stagione 7 lascia a desiderare in entrambi gli aspetti: vediamo insieme il perché.
"Drive To Survive" è destinata ad un limbo?
I 10 episodi rilasciati il 7 marzo del 2025 raccontano in maniera alquanto accurata il campionato 2024 di Formula 1. "Alquanto" è la parola da tenere a mente.
Sebbene siano state narrate diverse storie, come la tanto attesa vittoria di Leclerc a Monaco ed il passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari per il Mondiale a venire, mancano elementi fondamentali a cui ciascun possibile nuovo spettatore dovrebbe avere accesso.
Degli esempi sono il debutto di Oliver Bearman al Gran Premio dell'Arabia Saudita, le 9 gare disputate da Franco Colapinto in Williams, il passaggio di Adrian Newey all'Aston Martin dopo 20 anni passati in Red Bull e le Sprint. Tutto ciò non è mai stato integrato nel racconto.
Inoltre, sempre per la fazione di pubblico non appassionato, mancano delle spiegazioni base, come il funzionamento di DRS e Safety Car.
Eppure, neanche i fanatici della Formula 1 possono dirsi appieno soddisfatti: diversi sono i team radio decontestualizzati ed i montaggi errati pur di renderlo più intensi (ad esempio, nel racconto della prima vittoria di Lando Norris a Miami, sembra che Verstappen sia rimasto in lotta fino all'ultimo giro, quando in realtà il pilota McLaren ha vinto con diversi secondi di vantaggio).
Un vero peccato che questi elementi non siano stati curati nei minimi dettagli, perché di retroscena inediti se ne vedono tanti e molto intriganti, tra cui uno di Sainz che non si presenta ad un incontro con James Vowles per firmare con la Williams ed il test privato che ha convinto la Red Bull a puntare su Lawson.
Complessivamente, si poteva fare di meglio, considerando anche l'incredibile Mondiale 2024 che la F1 ha vissuto. Il nostro voto è una sufficienza e, se dovessimo riassumere la stagione 7 in una frase, probabilmente la descrizione più adatta sarebbe "potrei, ma non voglio".
Per l'ennesimo anno, la serie di Netflix resta nel limbo di non accontentare nessuna delle fazioni del pubblico, ovvero i fanatici ed i possibili nuovi appassionati. Vedremo se le cose cambieranno in futuro.
Leggi anche: Caos mini-DRS: FIA in visita alla fabbrica Ferrari, direttiva tecnica in arrivo
Leggi anche: FOTO - McLaren, Piastri omaggia le sue origini: casco speciale per il GP d'Australia
Leggi anche: L'inizio della fine per Schumacher in Ferrari e il debutto della Red Bull: GP d'Australia 2005
Leggi anche: Ferrari, il consiglio di Alesi per Hamilton: «Non è in una squadra, ma in una famiglia»
Foto copertina x.com