La Williams voleva già sostituire Sargeant: i retroscena delle trattative
08/28/2024 08:20 AM
Nel mondo della Formula 1 tutto si muove veloce. Non c'è tempo di sbagliare troppe volte o di non performare, perchè un pilota ha sulle spalle le ore di lavoro di centinaia di persone, nonchè migliaia di euro di investimenti; tutto deve essere sempre scattante, rapido ed efficente. Questo lo ha imparato a sue spese Logan Sargeant, il quale si è trovato, da una settimana con l'altra, senza più un sedile. L'addio dell'americano non rappresenta forse una grande perdita per lo sport (salvo i soldi e l'interesse dei fan statunitensi), ma mette in luce nuovamente la crudeltà, e anche qualche controsenso, del circus.
Quello che fa storcere il naso di fronte alla decisione della Williams è il tempismo: perchè non fare un cambio durante la pausa estiva, come più volte è successo? O perchè non attendere dopo il GP di Monza, per dare un minimo di continuità? Si vede che a Grove avevano fretta oppure, opzione più probabile, c'è qualcosa sotto. Perchè man mano che si sedimenta l'arrivo di Colapinto nel paddock, più escono notizie e retroscena. In particolare, colpiscono le parole della manager del pilota argentino, la quale ha riferito che le trattative per la promozione in Formula 1 sono iniziate già al venerdì sera, quindi prima del botto delle Prove Libere 3 causato da Sargeant, indicato come causa scatenante della vicenda.
C'è voluto qualche giorno prima della conferma del debutto del rookie, in quanto si sfidava con altri candidati agguerriti, ovvero Liam Lawson, Mick Schumacher e Kimi Antonelli, già in contatto con il team da qualche giorno. E se il primo e l'ultimo sono stati quasi subito esclusi, il tedesco era un'ottima alternativa. Quello che ha fatto la differenza, possibilmente, è il fatto che Colapinto sia parte dell'Academy della Williams; la scelta, quindi, manda un messaggio forte: "Non siamo il junior team di nessuno". Inoltre, come rivelato dalla stessa manager, alcuni sponsor si sono offerti di pagare di più per dare al giovane la chance di debuttare. Al fatto che la squadra cercasse già un sostituto si aggiunge una riflessione quasi scontata: quale è il senso di sostituire un pilota per i suoi troppi errori con un rookie? Ma chissà, forse stiamo guidicando tutti l'argentino troppo presto. Una cosa, infatti, è certa: la Formula 2 di quest'anno non ha risultati troppo indicativi.
Foto copertina x.com
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