Quali sono i valori in campo sul bagnato? Analisi telemetria GP Australia

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Il weekend di Melbourne ci ha lasciato diverse indicazioni chiare - come la competitività della McLaren, ad esempio - ma anche qualche dubbio.

Ebbene sì, perché la Ferrari stessa si è dimostrata "valida" fino al Q2 per poi "scomparire" nel Q3 e in gara; mentre l'Aston Martin e la Sauber hanno conquistato tanti punti (8 e 6 rispettivamente) contro ogni pronostico.

Analizziamo insieme il passo gara medio di ciascuna vettura nel lasso di tempo compreso tra il giro 17 ed il 32, quello più regolare della corsa.

Top team: McLaren fa uno sport a parte, gli altri...

Per ciascuna monoposto, abbiamo considerato il pilota che si trovava davanti al proprio compagno di squadra e non nel traffico.

Il grafico sottostante, quello che riguarda i quattro top team della Formula 1 (ovvero McLaren, Ferrari, Red Bull e Mercedes) parla da solo: Lando Norris è stato mediamente 1 secondo più veloce della concorrenza, mentre le altre tre vetture risultano racchiuse in 3 decimi, con Charles Leclerc fanalino di coda.

Centro gruppo ravvicinato, Haas dispersa

Per quanto riguarda, invece, "il gruppo degli altri", abbiamo suddiviso le scuderie in due gruppi da tre, includendo in uno le macchine che si trovavano - dal giro 17 al 32 della gara - nella top 10 (ovvero Tsunoda, Albon e Gasly) e nell'altro i piloti situati fuori dalla zona punti (Alonso, Hulkenberg ed Ocon).

Le indicazioni sono alquanto interessanti: la VCARB del giapponese è stata mediamente più rapida di circa 2 decimi al giro rispetto a Williams ed Alpine, dimostrandosi la quinta forza del Circus.

La cosa che intriga, d'altro canto, è che il passo avuto dall'Aston Martin di Alonso è stato pressoché identico a quello di Albon e Gasly, creando così una mischia di tre scuderie per il ruolo di sesta miglior monoposto.

Più staccate sono invece la Sauber e soprattutto la Haas, davvero rispersa in maniera preoccupante con un pilota che - appena qualche mese fa, sul bagnato in Brasile - terminava la gara in seconda posizione. Le due scuderie clienti della Ferrari sono senza dubbio la nona e decima forza della griglia rispettivamente.

Insomma, le indicazioni ricevute dal Gran Premio d'Australia ci dicono che, in condizioni di bagnato, i valori in campo sono: McLaren, Red Bull/Mercedes, Ferrari, Racing Bulls, Williams/Alpine/Aston Martin, Sauber, Haas.

Giungere a conclusioni affrettate sarebbe un grave errore, dato che una gara non basta per evidenziare il possibile andamento di una stagione lunga 24 gran premi.

D'altro canto, sottovalutare o ignorare questi dati sarebbe altrettanto sbagliato: teniamoli in considerazione per capire se quanto visto a Melbourne con la pioggia si ripeterà anche in Cina su pista asciutta.

Come diceva Agatha Christie: "Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova". Adesso abbiamo un indizio, vedremo se arriveremo a tre nelle prossime settimane...

 

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Foto interne www.f1-tempo.com

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