Steward FIA, Zak Brown si espone: «Per avere successo ci occorrono dei professionisti»
Oggi alle 01:00 PM
In Formula 1 si discute da anni sulle decisioni prese dagli steward in merito a un qualsiasi episodio che accade tra uno o più piloti durante ogni singola fase del weekend. Si parte dalle pene più irrisorie mirate ad evitare che le vetture possano andare oltre il limite di velocità consentito in pit lane, fino ai giudizi relativi alle manovre di sorpasso e, ancor più importanti, le collisioni.
Spesso il giudizio viene espresso troppo in ritardo, il più delle volte al termine della gara, e comunque, nella maggior parte dei casi, contestato sia dagli addetti ai lavori che dal pubblico a casa.
Brown: "I commissari devono anche poter prendere delle decisioni soggettive"
Il CEO della McLaren, Zak Brown, intervenendo all’evento ‘Autosport Business Exchange’ tenutosi a Londra, ha deciso di esporsi con un’interessante proposta: “Non credo che il nostro sport possa essere destinato al successo se continueremo ad avere degli steward part-time e non retribuiti. Parliamo di un’organizzazione che muove miliardi di dollari, in cui tutto è in gioco e dove occorre prendere la decisione giusta”.
“Prima di tutto ci occorrono degli steward professionisti e poi un regolamento meno restrittivo. Dobbiamo allentare le maglie. Gli steward devono poter prendere anche delle decisioni soggettive a seconda di ciò che ritengono giusto o sbagliato”, prosegue il manager americano indicando le criticità dell’attuale sistema, secondo quanto riporta 'F1i.com'.
Steward professionisti - Bella idea, ma chi paga? Brown: "Le squadre"
Brown teme che se la FIA decidesse di accogliere la sua richiesta, uno dei problemi che potrebbero insorgere sia quello relativo al compenso monetario. Il salario da elargire agli steward. Anche in questo caso, il CEO di Woking, ha ideato un piano che però sa già che “Non verrà molto apprezzato dagli altri team. Per la parte che concerne il pagamento dei commissari, sarei felice che McLaren e le altre squadre contribuissero. È una cosa troppo importante” per impedire ai cavilli economici di poterla applicare. “I cambiamenti si pagano e anche questo caso, non fa eccezione”, conclude categorico.
Il pensiero di Brown cavalca la cresta dell’onda promossa da Tombazis, direttore monoposto FIA, che in un’intervista recente rilasciata a ‘Motorsport.com’ aveva dichiarato: “Credo stia diventando ingiusto affidarsi esclusivamente a persone che lo fanno per passione. L’intenzione è quella di rivolgerci ad un organismo più professionale in futuro, anche se questo non escluderà la possibilità di avere dei commissari volontari”.
L’idea è quella di avere un organismo, una base consistente alle spalle degli steward, che possa trascorrere del tempo con loro, specie dopo le gare in cui sono state prese delle decisioni importanti, per assicurarsi che si sia operato correttamente.
Foto: McLaren
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