Jeffrey Herlings: "i primi anni con KTM mi compravo le moto per poter girare tutti i giorni"

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Durante la stagione appena terminata abbiamo avuto l’opportunità di fare due chiacchiere con Jeffrey Herlings, questo è un estratto dell’intervista completa che potete leggere sul nostro giornale.

 

Il tuo inizio di stagione è stato differente rispetto al passato, non vederti nelle prime posizioni è stato strano, come mai?  Hai gestito le tue forze?

"Sì sono partito un po' più lentamente perché la stagione è sempre lunghissima. Nel 2022 ho rotto un piede, poi mi sono infortunato anche nel 2023, quindi ho deciso partire piano per non compromettere anche questa stagione.

 

In inverno hai lavorato con Van Den Berk, come ti trovi e cos'è cambiato nella tua preparazione?

"Attualmente non è cambiato nulla, il padre della mia fidanzata ha una casa nel sud della Spagna vicino alla sua quindi spesso ci siamo allenati insieme nelle stagioni precedenti. Cerco di allenarmi sempre da lui in inverno quando il meteo in Belgio è pessimo perchè prepara la sua pista in modo eccezionale .

 

Pit Beirer dice che usavi sei moto in un solo inverno, è vero?

"Ahahah non so il numero preciso di moto, ma so che giravo tantissimo, adesso con l'avanzare dell'età mi alleno sempre meno. Quando avevo 18/19 anni giravo in pista dalle 4 alle 6 volte a settimana, facevo martedì mercoledì e giovedì allenamento in moto e poi nel weekend avevo la gara. Il lunedì e venerdì non giravo solamente perché dovevo viaggiare per andare ai GP. Comunque può darsi che usassi 6 moto in un inverno, ero sempre in sella ahahah".

 

E' vero che ti compravi le moto i primi anni con KTM?

"Si è vero anche questo, mi sembra fosse nel 2012 o 2013 quando Stefan Everts era il team manager. Io e Stefan non ci siamo mai trovati e quindi facevo di testa mia. Alla fine della stagione mi disse che per tre mesi dovevo allenarmi poco in moto e riposarmi un po', a me non andava bene, allora sono andato a comprarmele con mio papà. Io volevo allenarmi con i miei amici e fare delle gare divertenti nella off-season, KTM non me lo permetteva e io ho trovato la soluzione. Arrivavamo in pista io e mio papà con la moto standard e mi faceva anche da meccanico, per me era bellissimo viverla in questo modo meno professionale. Non mi aspettavo che ti ricordassi questo aneddoto ahaha".

Tantissimi piloti si lamentano che ci son troppe gare nel campionato del mondo e che i weekend di gara son troppo lunghi, cosa ne pensi?

"L'organizzazione del mondiale MXGP di oggi non mi piace, in tutto l'anno abbiamo 20 GP da fare, vale a dire 60 manche, 20 il sabato e 40 la domenica. Tantissimi piloti si fanno male per via delle troppe gare ma anche per la preparazione delle piste non sempre ottimale. Per me in America è completamente diverso, fanno 30 gare in tutto l'anno, ma durano un giorno, anzi una sera nello stesso stato quindi stessa cultura, cibo e lingua, è più facile adattarsi. In MXGP quando andiamo in Argentina o in Indonesia c'è un grandissimo fuso orario e ci dobbiamo sempre adattare. Se vogliono fare per forza 20 GP all'anno devono farlo in un giorno, prove libere-prove di qualifiche-due manche e poi si va a casa. In questi anni per correre una gara devo partire il giovedì e torno a casa il lunedì mattina, 5 giorni in gara e 2 giorni (alla settimana) a casa sempre così per tutta la stagione. Al di là della scomodità per me è anche poco divertente.

 

Mi hai detto che ci son troppe gare in un anno ma poi ti vedo sempre correre il Dutch Master o il campionato inglese, perché?

"Perché quelle gare son più semplici e si fa presto a fare due manche. Per il campionato olandese dormo a casa, la domenica mattina parto con il mio furgone e arrivo in pista, faccio la mia gara e alla sera per cena sono di nuovo a casa mia tranquillo, perché non dovrei? E' completamente diverso dal mondiale, e mi diverto di più".

 

Vorresti concludere la tua carriera con una stagione in America al National?

"Sì mi piacerebbe tantissimo, il National per me è il miglior campionato in assoluto, di gran lunga migliore rispetto al mondiale MXGP. Purtroppo è un campionato cortissimo, ha solo 12 gare in 3 mesi, se dovessi farlo i restanti 9 mesi cosa faccio? Son troppo vecchio per imparare a girare nel supercross quindi non lo potrei fare, farei solo le gare di National e non mi va di star fermo per mesi. Ma mai dire mai, magari nel 2026 o 2027 andrò lì a correre non lo so, per adesso so solo che nel 2025 correrò nel mondiale MXGP".

foto di Daniele Barreca

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