F1, scopriamo storia, evoluzione e funzioni del volante di una monoposto

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Con il passare degli anni, e i progressi tecnologici, le monoposto di Formula 1 sono diventate sempre più complesse, tali da richiedere mesi per la progettazione, costruzione. Così come anche la gestione in pista appare tutt'altro che banale. Tra gli elementi più complessi, tecnologicamente avanzati e costosi di una vettura c'è il volante: componente cruciale per il funzionamento di un'auto che, in una monoposto, è giocoforza diverso da quelli delle auto stradali.

L'evoluzione

Negli anni, i volanti hanno subito grosse evoluzioni, diventando sempre più ricchi di funzioni oltre a quella, logica, di elemento con cui imprimere la sterzata al veicolo. Partendo dagli inizi del mondiale di F1, per analizzare l'evoluzione di tale componenti, non si possono non ricodare volanti con notevoli somiglianze con quelli stradali: rotondi, in legno e alluminio, rimasti in voga sino ai primi anni '60, quando si registrarono passi avanti in termini di materiali, con l'arrivo della corona rivestita in pelle per una miglior presa del pilota. Negli anni '70, poi, l'arrivo dei primi pulsanti: accensione e spegnimento di emergenza, per passare, nella seconda metà degli anni '80, a volanti rivestiiti in alcantara per un miglior grip ancor più ottimale per le mani del pilota.

Dalla fine degli anni '80 in poi gli stessi piloti iniziarono a personalizzare lo "strumento" di lavoro in base allo stile di guida, lavorando sui diametri (accettando anche dispositivi sganciabili sia per la sostituzione in corsa che per le procedure di emergenza). In contemporanea si è registrato anche una crescita del numero di pulsanti, portatori di nuove funzioni, come la radio o il “boost” per i sorpassi, senza dimenticare la rivoluzione taragta Ferrari nel 1989, che portò sul volante anche i paddle del cambio elettroattuato. Innovazione che, di fatto, portò a nuove forme del volanti: rettangolare al posto della classifica forma circolare, con una costante crescita di pulsanti e funzioni: manettini, limitatore di velocità ai box e miglioramenti ergonomici per l'utilizzo.

A partire dal 2014, con l'avvento dell’era turbo-ibrida, c'è stata l'aggiunta un display (al posto dei led indicatori dei giri motore per aiutare nella cambiata) in modo da poter vedere e agire sui parametri per il funzionamento delle complesse Power Unit che hanno via via costretto gli stessi driver a sviluppare una mentalità ingegneristica e trasformato il "semplice" volante in un computer, sempre più personalizzati ad hoc per ogni vettura e per il pilota. Una progettazione a cui viene dedicato tempo e impegno affinché il confort del driver sia massimizzato, sia a livello di impugnatura che a livello di disposizione dei comandi. Pertanto, la sua realizzazione tutto il team, dai tecnici della perfomance sino a quelli di pista visto che, pur nel suo piccolo, l'oggetto in esame impatta sulla prestazione generale della vettura, avendo differenti pesi e impatto sul lap time.

Le funzioni 

Allo stato dell'arte, tra le varie funzioni che possono essere regolate dal volante, o elementi caratteristici che lo costituiscono, troviamo:

-DISPLAY: al centro del volante, contiene tutte le informazioni per il funzionamento dell'auto: marcia, velocità, temperatura gomme e freni, carica della batteria, bilanciamento di frenata, ricarica e gestione dell’ibrido, mappe motore.
-DRS: apre l'ala posteriore per ridurre il drag e aumentare la velocità in rettilineo.
-NEUTRAL: auto in folle.
-DRINK: aziona la cannuccia per bere.
-BOX: dice all team di prepararsi al pit-stop.
-DIF: controlla il differenziale, IN in entrata curva, OUT in uscita.
-1/10: 10 clic su una regolazione.
-PIT: limitatore di velocità in pit lane.
-BB: modifica la ripartizione della frenata.
-MARKER: identifica un punto di interesse nei dati da analizzare in telemetria.
-SOC: modifica la carica della batteria.
-EB: controlla il freno motore.
-BRN: imposta la mappatura di burnout per scaldare le gomme, utile in partenza.
-WET: auto in condizioni di bagnato.
-RADIO: per parlare con il muretto dei box.
-START: imposta l'auto per la partenza.
-LED: indica gli rpm o il colore delle bandiere.
-MENU ROTATIVO: modifica parametri come il volume radio o luminosità dello schermo.
-ROTORI: utili allo switch tra le mappature motore, la gestione del differenziale, etc.
-BILANCIERI: nella parte posteriore del volante. Quelli superiori sono per la cambiata, a destra per salire di marcia e a sinistra per il "downshift". La leva inferiore è la frizione, da azionare al via o alla ripartenza dal pit stop.

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Foto copertina x.com

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