La Ferrari che sarà: certezze, punti deboli e incognite

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Nei giorni passati, la Ferrari ha annunciato l'organigramma per le prossime stagioni, rivelando che il direttore tecnico sarà l'ex Mercedes Loïc Serra. Come sarà il futuro della Rossa sotto la sua guida? Cerchiamo di capirlo insieme.

Certezze: i piloti e Vasseur

Tra le certezze della Scuderia per i prossimi anni non possiamo che iniziare dai piloti: Charles Leclerc e Lewis Hamilton

Da una parte "il prodigio" nato a Monaco e cresciuto a Maranello, dall'altra un sette volte campione del mondo che non ha bisogno di presentazioni.

La Ferrari potrà contare su un pilota maturato e pronto per vincere come Leclerc, e su un profilo d'esperienza come Hamilton, che ha ancora tanta fame di successi e sarà un vero valore aggiunto per tutta la squadra.

Un altro punto fermo del progetto è colui che i piloti li gestirà, ovvero Frédéric Vasseur. Il francese, sin da quando ricopre il ruolo di team principal, è riuscito a far crescere il team sotto diversi aspetti: un esempio lampante è quello della strategia.

Punti deboli: gestire la pressione ed il passato

Le due principali fraglità della Rossa riguardano, paradossalmente, la sua grande forza: la storia. Quanto successo in passato, infatti, costringe la squadra ad esser sempre competitiva, e soprattutto vincente.

Con un digiuno di titoli che si protrae dal 2008 ad oggi, più il tempo passa e più sarà difficile - per gli addetti ai lavori - gestire la pressione, specialmente dopo le opportunità sprecate negli ultimi anni.

Non è un segreto, infatti, che nonostante i campionati del 2017, '18 e '22 fossero quantomeno alla portata, non si sia riuscito a trionfare neanche in un'occasione.

Insomma, Vasseur dovrà saper gestire un gruppo determinato a riportare la Ferrari dove merita di essere, dandogli la consapevolezza che lungo il percorso ci sarà più di qualche ostacolo da superare.

Incognite: la monoposto e un possibile conflitto interno

L'incognita principale è la prestazione della monoposto, che è nelle mani - principalmente - del nuovo direttore tecnico Serra.

L'ingegnere ha tanta esperienza nel settore, pur non avendo mai ricoperto il ruolo che gli è stato assegnato a Maranello.

Nel caso in cui il lavoro dei tecnici dovesse risultare eccezionale, portando ad avere una macchina capace di lottare per il Mondiale, c'è la possibilità che si inneschi una lotta interna tra Hamilton e Leclerc.

Anche in questo ipotetico scenario, starà al team principal Fréd Vasseur monitorare la situazione e far sì che venga rispettata la volontà di Enzo Ferrari: prima la Scuderia, poi i piloti.

 

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