La Mercedes mantiene il nero: rappresenta l'eredità di Hamilton

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Ormai da qualche anno, dal 2020 ad essere precisi (la stagione segnata dal coronavirus), la casa di Stoccarda ha deciso di correre in Formula 1 sfoggiando una livrea non più color argento ma bensì nera. Il cambiamento fu dettato da un'iniziativa ideata da Hamilton a seguito di alcuni abusi razziali avvenuti durante quell’anno.

La livrea Mercedes continuerà ad essere nera

In un video apparso sui canali You Tube della Mercedes, Hamilton e Wolff ricordano di come Lewis si sorprese, dopo essere diventato un grande sostenitore del movimento Black Lives Matter, nel vedersi accettare dal proprio team la proposta di fare qualcosa di concreto per smuovere l’opinione pubblica: “Quando Toto mi ha chiamato e mi ha detto che erano tutti d'accordo non potevo crederci. Quella è stata una chiamata davvero emozionante per me. Quando è terminata ricordo di aver pensato 'Oh mio Dio, la macchina sarà nera. Hanno accettato'., ha affermato il sette volte campione del mondo.

In tutta risposta, Wolff rilancia: Ci teniamo veramente. Ecco perché continueremo. È ciò che hai portato". Gli otto titoli mondiali costruttori e i sette piloti vinti dal 2014 al 2021 dalla squadra sono solo i riconoscimenti dell’ottimo lavoro svolto dal team, ma Hamilton ha fatto molto di più che vincere delle gare e dei mondiali. Ha lasciato un’eredità molto forte all’interno della Mercedes.

Dall’arrivo di Lewis la squadra ha adottato molte misure promosse dal pilota britannico. Ha sposato la causa ‘Mission 44’ mirata a costruire un futuro più equo e inclusivo per i giovani in tutto il mondo e appoggiato il pilota nella causa ‘Black Lives Matter’. Quest’ultima sostenuta anche da tutti gli altri colleghi e infine incoraggiata dalla F1 stessa attraverso l’iniziativa #WeRaceAsOne.

Hamilton ha dato tanto alla Mercedes e giustamente, il team principal Toto Wolff vuole mantenere intatta la sua eredità. Chissà che non riesca a costruire qualcosa di speciale anche durante la sua prossima avventura in Ferrari.


Foto: Mercedes

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