Due pit-stop a Monaco e meno penalità in griglia: le novità della F1 Commission
Ieri alle 09:00 AM
Poco prima di buttarsi nel vortice dell'evento F1 75, i vertici della Formula 1 si sono riuniti a Londra per discutere alcune modifiche del regolamento da introdurre già nella stagione 2025. Per alcuni aspetti è stata soltanto una formalità, dato che erano nell'aria da mesi, quasi semi-ufficiali, mentre altri sono stati ideati sulla base di problemi riscontrati l'anno passato.
Il primo punto riguarda delle modifiche più stringenti riguardo la flessione delle ali anteriori e posteriori, come già anticipato dalla direttiva tecnica numro 18, inviata alle squadre nell scorse settimane. Questo provvedimento aveva già fatto storcere il naso, in quanto nasce da un passo indietro della Federazione: già dal GP del Belgio del 2024 sono presenti delle telecamere per monitorare lo stati delle ali anteriori, ma nulla di più è stato fatto. Così, sulla scia di quanto ideato dalla McLaren e dalla Red Bull, molte squadre avevano deciso di adottare degli stratagemmi per modificare la flessione e invece ora, dopo aver speso soldi e ore di lavoro, tutto questo è stato bandito.
Alllo stesso tempo, però, ci sono delle novità che fanno sorridere i piloti: da un lato c'è l'introduzione di sottovesti rinfrescanti, da usare nelle corse più calde dell'anno, come il Qatar e Singapore, e dall'altro la rimozione del numero limite di cambi da montare in una stagione prima di incorrere in una penalità, prima fissato a tre; dato che ora le monoposto sono più efficienti, non è necessario punire le squadre che li sostituiscono. In ultima istanza sono state modificate e chiarite le regole di partenza per le gare e le Sprint Race, a seguito del pasticcio del GP del Brasile lo scorso anno.
I pit stop a Monaco
Al vaglio, poi, c'è la possibilità di avere due soste obbligatorie al GP di Monaco, "per rendere le gare più avvincenti". Inoltre, stando a quanto riportato da Motorsport.com, nel Principato ci sarà anche il vincolo di montare mescole sempre diverse, per arrivare così a usare tre compound nel corso di una sola gara.
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