GP Cina - Prime immagini dal circuito: la sospensione Mercedes ed il confronto ali

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Il secondo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2025 è ormai alle porte. Dopo il Gran Premio d'Australia a Melbourne, team e piloti sono già a Shanghai per affrontare il 18° Gran Premio di Cina, un evento che si preannuncia ricco di insidie e novità.

Una pista rinnovata e meno tempo per adattarsi

Uno degli aspetti più intriganti di questa edizione del GP di Cina è il completo riasfaltamento del circuito di Shanghai. Il nuovo manto stradale dovrebbe garantire una superficie più scorrevole rispetto al passato, ma l'evoluzione della pista sarà un fattore determinante nel corso del weekend.

A rendere la sfida ancora più complessa, il format Sprint: ci sarà infatti una sola sessione di prove libere, della durata di un'ora, il venerdì. Questo significa che le squadre avranno pochissimo tempo per trovare il giusto assetto delle vetture e raccogliere dati sulle mescole Pirelli disponibili. Per i team, sarà una corsa contro il tempo per adattarsi alle condizioni della pista e prepararsi al meglio per la Sprint e la gara.

Caratteristiche del Shanghai International Circuit

Il circuito di Shanghai, lungo 5,451 km, presenta una combinazione di curve lente e veloci, con sezioni tecnicamente impegnative per piloti e ingegneri. Tra i punti chiave del circuito troviamo:

  • Curve lente: le prime tre curve, la curva 6 e la 14, che mettono alla prova la trazione delle vetture.

  • Curve veloci: la combinazione delle curve 7 e 8, fondamentali per mantenere un buon ritmo nel settore centrale.

  • Rettifili importanti: il lungo rettilineo tra le curve 13 e 14, che supera il chilometro di lunghezza e offre un'importante opportunità di sorpasso.

Per favorire lo spettacolo e i duelli in pista, la FIA ha deciso di estendere la prima zona DRS di 75 metri rispetto al 2024, aumentando così il potenziale per sorpassi in gara.

Secondo gli esperti Brembo, il circuito di Shanghai è mediamente impegnativo per l’impianto frenante, con un livello di difficoltà pari a 3 su 5. Le tre frenate più intense sono distribuite lungo il tracciato e intervallate da frenate leggere, permettendo ai freni di raffreddarsi. Complessivamente, in un giro i piloti utilizzano i freni per 16,6 secondi, pari al 18% della durata complessiva della gara.

Con una pista rinnovata, un format che lascia poco spazio all’adattamento e l’incognita delle mescole, il GP di Cina si prospetta come un appuntamento importante per comprendere il reale stato di salute delle monoposto 2025, soprattutto dopo l'anomalo appuntamento in Australia reso caotico dalle condizioni meteo.

Immagini dal circuito

I primi riscontri sulle scelte di setup ed eventuali modifiche rispetto al primo appuntamento ci arrivano dal sempre puntualissimo Albert Fabrega che, come spesso accade, dedica i suoi primi scatti al confronto tra le ali posteriori delle varie scuderie.

La configurazione è ancora da medio-alto carico, von Ferrari, McLaren e Mercedes che useranno la stessa configurazione, mentre per la Red Bull il profilo mobile è molto diverso da quello usato in Australia, più carico e meno rastremato alle estremità.

Altro contributo importante ci arriva dal reporter Xavier Gazquez, che ci mostra una foto inedita della sospensione posteriore Mercedes

 

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