
Haas «down under»: il mondo capovolto in sette giorni

03/28/2025 11:15 AM
I margini in Formula 1 non sono mai stati così ridotti, con gli equilibri tra team che cambieranno continuamente in base alla tipologia di pista e alle condizioni che via via si svilupperanno lungo le 24 tappe del calendario 2025. Un esempio lampante di come lo scenario possa capovolgersi velocemente è la Haas di Ayao Komatsu, in Australia protagonista di una prestazione gravemente insufficiente; un responso troppo brutto per essere vero, tanto da essere completamente smentito e ribaltato una settimana più tardi in quel di Shanghai.
Dalla debacle di Melbourne…
Alzi la mano chi al termine del weekend australiano non aveva inquadrato la Haas come ultima forza. Risultava infatti complicato pensare il contrario dopo aver assistito al 13esimo e 14esimo posto ottenuti rispettivamente da Esteban Ocon e Oliver Bearman sul semi-cittadino di Melbourne.
Per il rookie britannico in particolare la tre giorni in Australia è stata un vero e proprio calvario, con il doppio errore commesso in FP1 e in FP3 che gli hanno sottratto tempo prezioso e, di conseguenza, impedito di prendere confidenza con il tracciato. Anche dal punto di vista dell’affidabilità non è andata certo meglio al 19enne della Ferrari Driver Academy, visto che nei primi minuti del Q1 la sua VF-25 ha riscontrato un problema alla trasmissione che lo ha condannato a scattare dall’ultima casella in griglia.
… alla rinascita di Shanghai
Che la musica in Cina fosse cambiata lo si era capito già dal venerdì, quando nella Sprint Qualifying lo stesso Bearman era riuscito a qualificarsi in 12esima posizione; risultato migliorato il giorno dopo da Ocon, 11esimo e ad un passo dall’ingresso in Q3.
È però nella gara della domenica che si è potuta apprezzare la performance della Haas a 360 gradi: entrambe le monoposto del team americano, infatti, sono riuscite a concludere in top 10 con il francese al settimo posto a precedere il britannico decimo. Un risultato già di per sé da incorniciare se si considera dove fosse la scuderia a stelle e strisce appena sette giorni prima, diventato ancor più straordinario a seguito della doppia squalifica inflitta alle Ferrari: quinta e ottava posizione finale.
Il netto switch dal punto di vista prestazionale ha permesso a Ocon e Bearman di esprimersi al meglio delle proprie possibilità, consentendo ad entrambi i piloti di costruire quella fiducia necessaria per portare la monoposto al limite. L’ex Alpine è stato protagonista di un ottimo sorpasso sul rettilineo che precede curva 14 ai danni della Mercedes di Kimi Antonelli, portato a termine con quasi mezza vettura sull’erba. Curva 14 che è stata sede degli attacchi del compagno su Liam Lawson e Jack Doohan, entrambi eseguiti in fase di trazione incrociando la traiettoria in uscita (e accompagnati da un doppio e italianissimo “ciao” via radio).
Sulle ali dell’entusiasmo: a Suzuka i primi upgrade
Come affermato all’inizio di questa analisi, mai come quest’anno i margini saranno estremamente ridotti sino al termine della stagione con le forze in campo che verranno stravolte dalle condizioni che le squadre troveranno di pista in pista, soprattutto per quel che concerne la zona del midfield. Un ruolo fondamentale lo giocheranno gli aggiornamenti che verranno introdotti nelle prossime settimane, al fine di provare a costruirsi un piccolo margine sugli avversari.
A questo proposito, il Team Principal Ayao Komatsu ha affermato che i primi correttivi arriveranno già il prossimo fine settimana a Suzuka. Questi upgrade avranno il preciso compito di migliorare la monoposto nei tratti lenti, senza tuttavia compromettere la bontà mostrata dalla VF-25 nel veloce.
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