Promozione o esclusione? L'incerto destino di Yuki Tsunoda in F1

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Negli anni, Helmut Marko ha avuto in mano la carriera di molti giovani piloti arrivati in F1 tramite l'academy Red Bull, ma è stato anche colui che ha mandato via piloti come Daniel Ricciardo o Nyck De Vries. Il prossimo sarà Yuki Tsunoda?

Il pilota giapponese si trova in una situazione piuttosto difficile. Sta per iniziare la sua quinta stagione con il team junior della Red Bull, ha mancato l'occasione di essere promosso al team principale che gli ha preferito il giovanissimo Liam Lawson, e c'è una buona possibilità - quasi a prescindere dalle sue prestazioni - che possa essere l'ultima.

Christian Horner, TP della Red Bull, si è già chiesto pubblicamente se abbia senso tenere Tsunoda in famiglia se non otterrà la promozione nei prossimi anni. E con la fine della collaborazione tra Red Bull e Honda, anche l'avventura di Tsunoda con la Racing Bulls potrebbe concludersi.

Non ci sono molte opzioni altrove, e il destino di Yuki potrebbe essere simile a quello di altri piloti "di Marko" che non hanno mai raggiunto la squadra maggiore.

Per Tsunoda c'è solo un potenziale asso nella manica da giocare: il suo rendimento. Per ottenere un ulteriore prolungamento del contratto, le sue prestazioni nel 2025 dovranno essere a dir poco eccezionali. A quel punto la Red Bull si libererebbe davvero di un pilota che sta dando risultati? 

Se Tsunoda sarà veloce e costante, se dimostrerà finalmente di saper lavorare sotto pressione e inizierà a comunicare via radio con compostezza, e se le cose per Lawson dovessero andare male nei prossimi mesi, le cose potrebbero cambiare.

Immaginate: Marko invita Tsunoda nel suo ufficio a Graz, apre il palmo della mano e rivela due pillole di colore diverso:

"Prendi la blu e puoi rimanere a Faenza per un paio d'anni. Prendi la rossa e ti metteremo alla Red Bull, ma potrebbe finire molto presto".

"La rossa", dice Tsunoda ridendo quando Motorsport.com gli pone questa domanda metaforica.

"Al 100%, rosso" ribadisce Yuki

Tsunoda ammette di essere rimasto sorpreso per la decisione presa dalla Red Bull durante l'inverno. Dal suo punto di vista è convinto di aver fatto abbastanza per impressionare i suoi capi, non solo nella scorsa stagione, ma anche in quella precedente.

Dopo aver contribuito in modo significativo al licenziamento prematuro di Nyck de Vries, stabilendo un parametro di riferimento che l'olandese non è riuscito a eguagliare in nessuno dei 12 weekend di Gran Premio che hanno trascorso come compagni di squadra, Tsunoda ha continuato a prevalere anche su Daniel Ricciardo. Sebbene sia stato l'australiano a conquistare i risultati più importanti, come il P7 in Messico 2023 e il P4 nella volata di Miami della scorsa primavera, Tsunoda ha comunque avuto la meglio sia nel testa a testa delle qualifiche sia nel totale dei punti conquistati.

Yuki Tsunoda, da quando è arrivato in F1, è cresciuto, è maturato e ora potrebbe essere pronto per il salto in prima squadra. C'è un ma: sembra che per Helmut Marko e Christian Horner non sia abbastanza bravo. Quale sarà il futuro di Yuki?

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