Jason Anderson: "Jett Lawrence? è il momento di batterlo. Voglio vincere con 30 anni"

01/07/2025 05:49 AM

A pochissimi giorni dalla prima gara di supercross del 2025, Anaheim 1, Jason Anderson ha rilasciato un intervista a Racer X. L’americano, nonostante la sua età, è pronto a vincere.

"Ho compiuto 32 anni a febbraio", ha detto Anderson, che ha corso per la prima volta all’Angel Stadium il 7 gennaio 2012, nella SX Lites East Coast. "Corro nei professionisti da 14 anni e sto per iniziare il mio 15° anno, quindi è un po’, onestamente, surreale. Ho corso e corro con le moto da cross da quando avevo sei anni, quindi essere ancora in grado di farlo all’età di trentadue anni è incredibile"

"Sì, voglio dire che andrò ad Anaheim nel 2025 convinto di far bene e sono ancora emozionato come le prime volte"

"È pazzesco perché mi sento ancora come un ragazzino che entra in conferenza stampa. È pazzesco quando sono lassù. A volte non capisco nemmeno quanto sia importante. Essere al posto di quando ero piccolo e guardare quei ragazzi e poi essere lassù e partecipare alla conferenza stampa. E l’atmosfera che si respira ad Anaheim in generale è fantastica. Mi sembra che più ci si avvicina alla fine della carriera, più si vuole approfittare di tutto questo. Passa tutto in un batter d’occhio, ma non voglio che finisca".

Uno dei rivali più accaniti di Anderson in questo sport, sia allora che oggi, è Eli Tomac. Con Anderson a 31 anni e Tomac a 32, i due piloti veterani comunicano mai tra loro?

"Non molto", risponde Anderson. "Non parliamo molto. La maggior parte delle volte che ci vediamo è alle gare. Ovviamente siamo cresciuti a due ore di distanza l’uno dall’altro, quindi abbiamo corso l’uno accanto all’altro da quando avevamo 6 anni. Per quanto riguarda lui, ha sempre continuato a fare i suoi affari in Colorado, mentre io sono sempre stato in California. Abbiamo due programmi completamente diversi, ma allo stesso tempo credo che sia stato molto bello passare attraverso tutto quello che abbiamo vissuto e ancora adesso stiamo gareggiando l’uno contro l’altro 25 anni dopo".

"Mi piacerebbe molto vincere a 30 anni, non ci sono ancora riuscito. Quindi sarebbe una cosa fantastica se riuscissi a farlo. È uno sport tosto e non è facile vincere. Ci sono così tanti aspetti in cui devi essere concentrato, ma poi c’è anche la tua vita dall’altra parte, che devi mantenere. È difficile per noi mantenere una carriera duratura, bisogna avere un equilibrio in tutto. Ci stiamo preparando per Anaheim 1, c’è Natale e Capodanno e noi passiamo quei giorni in pista. Non è uno scherzo. Tuttavia, sono fortunato e amo davvero quello che faccio, quindi non mi pesa".

Sul circuito di prova K1, Anderson ha fatto dei giri con il nuovo compagno di squadra Kawasaki Jorge Prado. Secondo il modo di vedere le cose di Anderson, tutto è stato eccellente con il campione MXGP.

"Ad essere onesti, è stato davvero molto piacevole avere Jorge qui. Ovviamente è nuovo a tutto questo, quindi è bello avere questo entusiasmo in un compagno di squadra. Jorge, che viene dall’Europa, vede ancora la brillantezza di queste cose. Per lui è tutto nuovo, è una boccata di aria fresca e credo che aiuti l’energia di tutto il gruppo".

Un pilota che ha sempre apprezzato e mantenuto un profilo più basso rispetto a molti altri durante il suo percorso in questo sport, Anderson è sempre stato noto per il suo modo di fare e vedere le cose.

"Per quanto mi riguarda, credo di essere più tranquillo. Mi piace andare a casa, fare il mio lavoro, stare in giro e godermi quello che faccio. Credo di essere fatto così. Non sono un tipo che ama attirare l’attenzione, quindi per lo più me ne sto per conto mio. Voglio dire, ci sono molte cose che mi piace fare al di fuori dello sport, ma sono difficili da fare perché il mio tempo è limitato. Arrivi al punto in cui devi capire chi sei oltre alle corse, capisci? Ovviamente ora sento di essere vicino alla fine e voglio capire chi sono. Onestamente, è difficile perché inizi a correre a sei anni e poi devi capire chi sei non appena ti ritiri. È una cosa difficile da fare.”

Come si approccerà Jason Anderson e come affronterà concorrenti agguerriti come Jett Lawrence, Chase Sexton, Cooper Webb, Tomac e altri ancora

"Onestamente, credo che l’unico approccio possibile sia quello di partire al meglio e di ottenere il miglior risultato possibile da qualsiasi partenza. Mi sembra che i tempi in cui si era così veloci da poter correre in mezzo al gruppo siano finiti. In questo momento la classe è davvero, davvero piena. Ci sono quelli che hanno conquistato il titolo, e io ovviamente vorrei metterci il mio nome, ma poi ci sono anche quelli che stanno dietro di loro. Ci sono Malcolm Stewart, Justin Barcia, Kenny Roczen e una marea di ragazzi che sono ancora incredibilmente bravi. Tutti questi ragazzi, come ho appena detto, non sarei sorpreso di vederli in P1 nelle prove.  Il livello a cui sta arrivando il nostro sport è incredibile. Io ho 32 anni, ma ci sono molti ragazzi più vecchi di me in questo momento".

Il giovane Jett Lawrence può essere sconfitto nel 2025?

"Sì. Penso che questo sia il momento giusto, se deve essere sconfitto, deve essere sconfitto adesso. Penso che se si continua a lasciarlo andare con la sua fiducia, può vincere fino a quando non si stanca di vincere. Credo che questo sia un momento importante per cercare di fermarlo. Credo che se non succede adesso, sarà un treno difficile da fermare".

Prossima tappa, sabato prossimo, e la prova di apertura della stagione 2025 del Monster Energy AMA Supercross Championship all’Angel Stadium.

"Ho ottenuto la mia prima vittoria ad Anaheim nel 2014, più di dieci anni fa, quindi sarebbe bello vincere il round di apertura di Anaheim a distanza di dieci anni. È una cosa che ho sempre pensato sarebbe stata fantastica. Sarà dura. Questi ragazzi non mi renderanno la vita facile e io cercherò di rendergliela il più difficile possibile".

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