Ferrari, Turrini: «Leclerc non mollerà le chiavi di Maranello». E svela una frase: «Lo asfalto...»

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"La 677, sulla carta, è molto buona”. Con queste parole, nelle scorse settimane, il team principal della Ferrari, Frédéric Vasseur, aveva parlato della SF-25, la vettura che, dopo un 2024 altalenante ma comunque positivo (la Rossa ha lottato per il titolo costruttori fino all'ultima gara), dovrà riportare la Scuderia a conquistare, auspicabilmente, il mondiale. La nascitura della Scuderia, secondo nostre informazioni, sta crescendo senza problemi e nel rispetto dei tempi: la scossa ha (come riportato in esclusiva a dicembre) superato i crash test, l'assemblaggio della vettura sta procedendo bene e la power unit sta per essere installata dopo gli ultimi run al banco per le verifiche sulle poche parti (accessori) che sono state modificate rispetto alla specifica precedente.

Quante novità... 

La SF-25, di fatto, avrà molte differenze con la progenitrice per superarne i limiti, un sviluppo quasi plafonato, e ricercare prestazione nelle aree carenti, specie nella ricerca di velocità sul giro secco dove tanta era la fatica nel mandare in temperatura le gomme e trarre il massimo del potenziale del pacchetto. Ci sarà un nuovo telaio, con nuova posizione del pilota, e una nuova sospensione anteriore (pull-rod per evidenti benefici dinamici). Ci sarà inoltre una nuova scatola del cambio, più corta, con una diversa disposizione dei cinematismi della sospensione posteriore in modo da massimizzare trazione e migliorare la gestione gomme.

Novità, e tanta rivalità

Una monoposto, possibilmente competitiva, che verrà affidata a Charles Leclerc e Lewis Hamilton: due piloti di primo livello che, ne siamo certi, saranno capaci di estrarne tutto il potenziale e portarla e limite. E lo faranno per loro indole, in primis, ma anche per fare il massimo in ogni condizione, in modo da battere il compagno di squadra ed avere la supremazia interna. Lewis Hamilton per il suo curriculum, Charles Leclerc per mostrare al mondo che, dopo aver pensionato un certo Sebastian Vettel nel 2019, è in grado di fare lo stesso con un sette volte iridato, certificando quanto sia davvero un top driver malgrado, sino ad ora, non abbia mai avuto tra le mani una vettura vincente. Una interessante sfida interna al Cavallino di cui ha parlato anche Leo Turrini nel suo blog "Profondo Rosso".

"2019, Andrea Bertolini [...] prende Leclerc da parte e gli fa: vai in Australia, è il debutto con la Ferrari, Vettel è quattro volte campione del mondo. Prendila con calma. Risposta: “Io Seb lo asfalto”. Non credo che Leclerc abbia un atteggiamento diverso nei confronti di Lewis. Vorrà stargli davanti e Hamilton vorrà fare lo stesso. [...] Il compagno è il primo rivale. Leclerc non è rimasto sorpreso dalla accoglienza che Lewis ha ricevuto. Ha intuito che avrebbe dovuto condividere il garage con un personaggio carismatico come pochi. [...] Per Carletto, è uno stimolo enorme. Non lo ammetterà. [...] Ma mandare in pensione il Baronetto, dopo avere avviato il congedo di Vettel, è l'obiettivo. Leclerc non mollerà tanto facilmente le chiavi di casa di Maranello".

Foto copertina x.com

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